Il fiuto di Matteo Rosso
Matteo Rosso è a posto con la sua coscienza, firmava perché era il capogruppo del Popolo della Libertà.
Però sapeva, dato l'orientamento della Procura di Genova, che avrebbe potuto essere rinviato a giudizio.
Così, per non mettere in difficoltà i Fratelli d'Italia, il partito al quale è approdato dopo il mancato accordo con la Lega. Ha detto subito che non voleva fare l'assessore ma il presidente della commissione Sanità. E così l'assessorato è toccato a Gianni Berrino, che non ha problemi per le "spese pazze". Anche perché è entrato in Regione solo adesso.