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Il sindaco Doria che cerca editori

Marco Doria

Sembra una barzelletta, purtroppo è la realtà. Il Corriere Mercantile e la Gazzetta del lunedì hanno cessato

le pubblicazioni. Se n'è accorto anche il sindaco marchese Marco Doria signore di Montaldeo, magari perché gliel'ha segnalato la dirigente del suo ufficio stampa Simonetta Menini, coniugata Zannoni. Ha subito convocato l'assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza e gli ha comunicato la sua idea geniale: scriviamo una bella lettera al sottosegretario Luca Lotti, che ha la delega all'editoria e sollecitiamo l'urgenza di un intervento del governo per "alleviare l'attuale situazione di crisi e permettere alla Cooperativa del giornale l'individuazione di privati che possano apportare risorse e competenze per riprendere e rilanciare le due testate storiche".

Ma semmai questo dovrebbe essere il compito del sindaco, che ha il polso della città e conosce i privati con i soldi, il governo che c'entra? Al governo, semmai, poteva chiedere di riprendere a versare i contributi all'editoria e Matteo Renzi ha già detto che non ci pensa nemmeno, visto come venivano utilizzati quei fondi. E soprattutto perché le aziende, anche quelle editoriali, devono reggersi da sole. E' quello che hanno fatto, ad esempio, i giornalisti che hanno dato vita a "Il Fatto Quotidiano" diretto ora da Marco Travaglio. Il prodotto interessa, i conti tornano, i guadagni sono buoni.

Diciamo la verità: il Corriere Mercantile, come era ridotto adesso, non aveva mercato non poteva interessare gli investitori.

Prima di andare alla ricerca di privati investitori, il sindaco marchese, si informi su un po' di cose.

1-Il Corriere mercantile era diventato un organo della famiglia Angeli, visto che il buon Mimmo (all'anagrafe Girolamo) era sia direttore del giornale che presidente della Cooperativa, caso senza dubbio anomalo.

2-Angeli a marzo ha compiuto 78 anni. Vuole finalmente godersi la pensione o vuole continuare con il giornale nel quale lavorava il padre Angelo e nel quale ha inserito il figlio Matteo?

3-Perché industriali della potenza di Garrone e Malacalza (e soprattutto i Garrone sono sempre stati sensibili ai problemi sociali, basti pensare ai miliardi che hanno speso nella Sampdoria) hanno regalato le quote che avevano comprato dalla Cooperativa?

4-Che passivo la cooperativa si lascia alle spalle? E qual'era il deficit annuale?

5-Cosa prevede l'accordo con l'editore Riffeser che aveva prospettato la possibilità di un abbinamento con il Quotidiano Nazionale (ex "Il Giorno")?

6- E' stato individuato un direttore giovane in grado di rilanciare il giornale?

7- Quanti giornalisti prevede l'organico?

8-Quale tiratura è programmata?

Questo vogliono sapere i possibili investitore. E queste cose vogliono saperle dal sindaco di Genova, sotto la sua garanzia.
Questo dovrebbe fare Marco Doria signore di Montaldeo. Mandare una lettera (con ricevuta di ritorno?) al sottosegretario Luca Lotti significa solo farsi prendere in giro. E questo poteva spiegarglielo benissimo anche la dottoressa Simonetta Menini coniugata Zannoni.

Elio Domeniconi

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