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Ravera alla conquista di Genova

Bruno Ravera

I leghisti duri e puri si sono riuniti a Sampierdarena, trattoria Maura, per festeggiare i primi 86 anni di Bruno Ravera,

il padre fondatore della Lega in Liguria. Il papà di tutti i leghisti di ieri, di oggi e di domani.

E a festeggiarlo c'era anche uno dei suoi primi partner, il professor Franco Bampi, che aveva rappresentato la Lega in Consiglio Comunale. Ora come presidente de "A Compagna" deve essere super-partes, ma ha sempre la Lega nel cuore. Naturalmente ha fatto il suo discorsetto in genovese. E tutti gli hanno battuto le mani.

C'era anche un ex europarlamentare, Francesco Speroni. Lumbard ma da sempre legato alla Liguria. Quando Ravera l'ha invitato alla festa di compleanno ha accettato con piacere. Ma ha confessato che non si aspettava di venire a festeggiare la vittoria della Lega in Liguria.

Se l’aspettava invece Bruno Ravera. Con lui al comando la Lega era diventato il maggior partito di Genova, 30%, c'erano un centinaio di sedi. E Sergio Castellaneta aveva sfiorato la vittoria alle amministrative, battuto per un soffio da Beppe Pericù.

L'obiettivo della Lega di oggi è quello di tornare ai fasti di un tempo. Lo hanno detto chiaramente i due consiglieri regionali Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone (rieletto sia a Genova che a Savona). Ravera ha ricordato che era stato lui a scoprire e lanciare il giovane Bruzzone, che è in Regione da ormai vent'anni, è al suo quinto mandato. Il nome di Rixi venne invece fatto a Ravera da Umberto Bossiche aveva avuto modo di apprezzare il giovanissimo Edo a Milano.

Bruzzone, come sempre vestito da cacciatore, e Rixi si sono augurati di festeggiare il prossimo compleanno di Ravera con la cacciata di Matteo Renzi da Palazzo Chigi. E tra due anni il compleanno del padre-fondatore dovrebbe coincidere con la conquista di Tursi: il prossimo sindaco di Genova deve essere leghista.

Un'ovazione spontanea anche per Matteo Salvini, a cui tutti riconoscono il merito di aver rilanciato la Lega dopo i disastri del Cerchio magico di Umberto Bossi e Francesco Belsito. Mancava la segretaria regionale Sonia Viale, fermata da un guasto all'automobile. Ma aveva detto a Ravera: "Parla tu per me".

Ravera, come sempre, ha ripetuto che il futuro è dei giovani. E a festeggiarlo c'erano anche due rappresentanti dei Giovani Padani: Davide Rossi, capogruppo in Municipio (a lui il merito di aver fatto trionfare la Lega a Sampierdarena) e Fabio Ariotti, molto attivo nel ponente.

Applausi anche per Stefano Garassino, che lavora molto bene nel Civ di Piazza della Vittoria, per l'intramontabile Fabio Costa e per l'imprenditore Walter Pilloni, che sogna una Genova diversa con i motorini elettrici che non inquinano e permettono di viaggiare anche a costo zero. E chissà che non si veda in motorino anche Bruno Ravera. Lo spirito è sempre quello del ragazzino. Un ragazzino classe 1929.

Bruno Ravera

Edoardo Rixi

Francesco Speroni e Bruno Ravera

Davide Rossi

La torta verde Lega

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