Il candidato di Melgrati
Chi ha ancora voglia di seguire la politica, rimane ogni giorno più sconcertato. Il "Giornale della Liguria"
che per la linea editoriale (è inserito ne "Il Giornale" della famiglia Berlusconi) titola così l'articolo di Monica Bottino: "Verso le Regionali-Obiettivo: battere il Pd-MELGRATI SCRIVE A BERLUSCONI: "PRESIDENTE SERVE IL CANDIDATO".
Chissà cosa avrà pensato Berlusconi se la lettera è arrivata fino alla sua scrivania. Perché Marco Melgrati non è un militante qualunque: è il capogruppo di Forza Italia in Regione (anche se ha ottenuto questa carica dopo la rinuncia di Matteo Rosso, che aveva meritato la nomina in base alle preferenze). Nella vita privata è un architetto di successo, quindi può vivere anche senza la politica.
In Forza Italia era considerato un fedelissimo sia di Sandro Biasotti che di Silvio Berlusconi. Ma a quanto pare anche lui si è sganciato dall'onorevole coordinatore. Perché l'ha scavalcato rivolgendosi direttamente all'ex Cavaliere. E l'ha fatto ignorando il lavoro del coordinatore. Perché Biasotti ha da tempo scovato il candidato di Forza Italia, il costruttore Federico Garaventa. Non solo: l'ha accompagnato ad Arcore e anche Berlusconi ha dato la sua approvazione. E allora come fa adesso l'architetto Melgrati a uscire con la frase: "Presidente, serve il candidato"? Queste le sue testuali parole: "Credo che, a 90 giorni dalle elezioni, siamo già in ritardo, sia per la scelta del candidato Presidente, sia per la definizione della coalizione".
E a questo punto viene da chiedersi: ma Melgrati ci è o ci fa? Perché non può ignorare che:
-Forza Italia ha già scelto il suo candidato, Federico Garaventa appunto.
-e che Berlusconi non ha potuto fare l'alleanza con la Lega perché il segretario Matteo Salvini si è dimenticato dell'accordo nazionale (secondo il quale in Liguria sarebbe spettato a Forza Italia esprimere il candidato presidente) e ha detto e ripetuto: andiamo avanzi con Edoardo Rixi.
Secondo Melgrati la candidatura di Rixi "è una forzatura". Ma Forza Italia mica può andare a comandare in casa della Lega. Il capogruppo in Regione ha illustrato il suo identikit: "il candidato ideale dovrebbe essere un genovese, perché qui a Genova c'è il 50% del corpo elettorale regionale, una persona conosciuta, da sempre vicina alle posizioni di centrodestra ma fuori dai quadri di partito".
Ma non sono queste le caratteristiche del dottor Federico Garaventa?
Visto dal di fuori sembra proprio che l'architetto Marco Melgrati si diverta a creare confusione. O no?
Elio Domeniconi