Musso si e' fatto furbo
Enrico Musso
Quel volpone di Gigi Morgillo aveva fatto i suoi conti, assieme a Lorenzo Pellerano, per lanciare Liguria Libera
in vista delle Regionali.
Il piano era perfetto: convincere Enrico Musso, fidando sulle sue ambizioni personali, a presentarsi come candidato presidente di Liguria Nuova. L'ex senatore avrebbe messo a disposizione il suo prestigio di docente universitario, la sua esperienza di ex senatore, la sua organizzazione della Fondazione Oltremare e anche il suo fondo-cassa, non avendo più una famiglia da mantenere.
Con un traino del genere, il capolista, Lorenzo Pellerano appunto, avrebbe avuto buone probabilità di restare in Consiglio regionale (c'era entrato grazie a Sandro Biasotti).
Per realizzare il loro piano Morgillo e C. avevano pure ordinato un sondaggio alla Delos. Ed era venuto fuori che se Enrico Musso fosse stato il candidato di Lega Nord, Forza Italia, e liste civiche di destra) avrebbe ottenuto il 29,1% contro il 30,8% di Raffaella Paita. Risultato che gli permetterebbe di sfidare la candidata dei DS e che, in ogni caso, gli permetterebbe di passare dal consiglio comunale al consiglio regionale.
Morgillo aveva ammesso di aver inserito Musso in questo sondaggio a sua insaputa. Sperava di riuscire a solleticare il suo orgoglio personale. Ma Musso col tempo (e le batoste) si è fatto furbo. Si è detto lusingato per il credito che, secondo il sondaggio Delos ancora riscuote, però ha ribadito: fate in modo che sia candidato di questa coalizione, e io accetto. Ma la Lega insiste su Edoardo Rixi, Forza Italia ha fiducia in Federico Garaventa, Noi per la Liguria vuole Raffaella Della Bianca, i Fratelli d'Italia di Gianni Plinio sono con Rixi. Insomma a Musso rimarrebbe solo Liguria Libera, con la quale non andrebbe molto lontano.
Quindi Morgillo e Pellerano dovranno trovarsi un altro presidente. Perché non puntano sull'avvocato di belle speranze Mario David Mascia, visto che è stato lui a inventare nil nome "Liguria Libera"?
Elio Domeniconi
