Vogliono "bruciare" Rixi?
Edoardo Rixi si è presentato come candidato per la Lega Nord, con la speranza di diventare il candidato della possibile
coalizione del centrodestra e subito è arrivata la mazzata.
Il "Secolo XIX" l'ha annunciato a tutta pagina: "Viaggi e cene, nel mirino anche Bruzzone e Torterolo. I Pm decideranno a breve se iscriverli sul registro degli indagati - SPESE PAZZE, LA FINANZA DENUNCIA RIXI - Carte in Procura, il candidato alla presidenza della Regione accusato per peculato per l'ex ruolo di capogruppo Lega".
Leggendo il servizio, le perplessità sono d'obbligo. Si tratta di vicende avvenute dal 2010 al 2012. Quando nel 2013 scoppiò lo scandalo delle "spese pazze" i leghisti duri e puri misero a disposizione della finanza tutte le carte. E i risultati arrivano adesso, quando il dottor Rixi è stato designato dal segretario federale Matteo Salvini come il candidato per le Regionali.
Per carità, non vogliamo pensar male, sarà una coincidenza. Però il danno di immagine per Rixi è notevole. Tanta gente per giudicare, non aspetta la sentenza della Cassazione, si regola sui titoli dei giornali.
La responsabilità di Rixi deriva dal fatto che era il capogruppo e quindi era lui a firmare. Ma dopo di lui sono stati capigruppo Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo, questo per evidenziare quanto tempo è passato.
Chi, poi, conosce Edoardo Rixi sa quanto sia scrupoloso nel rispetto delle regole. E difatti appena nominato capogruppo aveva chiesto alla Regione quali fossero le regole. E a quelle si era attenuto. Poi le regole sono cambiate e la Lega si è attenuta a quelle.
Se non vogliamo cadere nell'anarchia non si deve criticare la finanza e tanto meno la magistratura. Finanzieri e magistrati fanno il loro mestiere, i tempi sono quelli che sono. Ma far uscire queste notizie quando è appena iniziata la campagna elettorale, significa mettere kappao i candidati.
Chi ha letto il "Secolo XIX" di oggi, e soprattutto chi (come spesso accade) si è limitato a leggere i titoli, pensa che Edoardo Rixi abbia fatto chissà cosa.
Il danno d'immagine è stato gravissimo. Qualcuno vuole che faccia un passo indietro ?
Elio Domeniconi