Il romanzo di Carlo Repetti
L'ex direttore del Teatro Stabile Carlo Repetti ha annunciato che da ora in avanti farà lo scrittore.
Sta per uscire il suo secondo libro. Ma ha materiale per scriverne tanti. La bella intervista che ha rilasciato a Renzo Parodi (pensionato del "Secolo XIX") conferma che tutta la sua vita è un romanzo.
IL NONNO EMIGRANTE
Nonno Felice era partito da Cabella Ligure per andare a far fortuna nel villaggio di Tacna, al confine tra Cile e Perù. Fece arrivare la cugina Carolina e la sposò. Cinque figli. E nel 1924 il ritorno a Cabella. Dove Carlo Repetto è stato nominato cittadino onorario.
IL PADRE IN CONVENTO
Suo padre, classe 1912, si chiamava anche lui Felice. A 14 anni credette di aver avuto la chiamata ed entrò in convento, prima a Sarzana e poi a Finalborgo. Voleva farsi frate. All'improvviso buttò il saio alle ortiche. Si iscrisse a medicina. Si laureò e partì per la guerra. Al ritorno sposò Adriana che oggi ha 94 anni.
IL TIFO PER IL GENOA
Repetti divenne tifoso del Genoa perché suo padre aveva scelto la Sampdoria "schifato dalla rozzezza del pubblico rossoblù". Ricorda ancora il suo primo derby. Il Genoa vinse per 3-1 e divenne la sua squadra del cuore.
ALLIEVO DI CARAPELLESE
Repetti è stato anche un atleta di belle speranze. Correva per l'Amatori Atletica del mitico "Pevola" Pavolini. Come calciatore era centravanti in prima categoria. Carapellese voleva portarlo con sé alla Narnese. Ma il padre si oppose. Così il giovane Carlo puntò sul teatro. Cominciò dall'ufficio stampa, bocciato come attore.
L'AIUTO DI VELTRONI
Come direttore del Teatro Stabile fu lui a far diventare Genova capitale della cultura 2004. Determinate l'aiuto di Walter Veltroni.
VOTERA' PER COFFERATI
Alle primarie del Pd voterà per Sergio Cofferati, pur sapendo di dare un dispiacere all'amico fraterno Claudio Burlando. Ma il Cinese ha sposato una pierre dello Stabile. E Carlo Repetti non può tradire il teatro.