Lilli Lauro contro El Salvador
Lilli Lauro
La protagonista della seduta di ieri del Consiglio Comunale è stata sicuramente la battagliera Laura Lauro,
detta Lilli, capogruppo di Forza Italia.
Enrico Pignone, che non vuole farsi notare solo per il codino, a nome della Lista Doria, e Leonardo Chessa, rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà hanno chiesto di prendere posizione contro il sindaco di El Salvador che nella sua città vuole dedicare a Robert D'Aubuisson, esponente politico dittatoriale degli anni '80 che venne soprannominato "fiamma ossidrica" e che tra le sue vittime conta il cardinale Oscar Romero. Questi baldi consiglieri comunali vogliono che il sindaco di Genova, attraverso l'ambasciata italiana, faccia pressioni sul sindaco di El Salvador perché non riconosca tale onore a chi ha negato la libertà al suo popolo.
Marco Doria ha assicurato di essere particolarmente sensibile alle questioni di principio, farà tutto il possibile.
Antonio Carmelo Bruno rappresentante della Federazione della Sinistra ha ricordato di aver soggiornato a lungo nell'America centrale e anche ne El Salvador e quindi raccoglie l'invito con molto piacere.
Poi ha chiesto la parola Lilli Lauro. Ha fatto presente che i consiglieri comunali sono stati eletti "per occuparsi di Genova e non dell'altra parte del mondo" e quindi il suo gruppo si sarebbe astenuto dalla votazione.
Ad attaccare la Lauro è subito intervenuto Paolo Putti, capogruppo del Movimento Cinque Stelle. Ha raccontato che da ragazzo aveva seguito, e naturalmente si era commosso,la tragedia di Monsignor Romero, ha detto che bisogna dare il nostro sostegno alle popolazioni oppresse. Ha spiegato che bisogna passare dal micro al macro. Quindi avrebbe votato a favore.
Ma tutti hanno votato a favore. Con l'eccezione dei tre di Forza Italia: Lilli Lauro, Stefano Balleari e Guido Grillo, una volta tutti obbedienti al volere della capa. A punzecchiare la quale ci ha pensato Putti. Dicendo che probabilmente la signora Lauro che ha rifiutato la solidarietà a El Salvador, avrebbe votato se si fosse trattato di decidere se comprare "un collarino nuovo a Dudù".
Ma donna Lilli non ha replicato. Noblesse oblige.
Elio Domeniconi
