Cesare Castelbarco, la morte di un vero “principe” nell’animo
Di Cesare Castelbarco Albani, morto a 72 anni dopo un breve ricovero a Milano dov’era nato, si può narrare una vita da personaggio di nobile stirpe, importante e tracciare un elenco di prestigiosi incarichi, come quelli di banchiere, manager, diplomatico. Tanto basterebbe a descrivere una persona di prima grandezza nel mondo socio-finanziario non solo italiano e da consegnare come tale alla storia.
Ma personalmente penso che quello che lo rende grande grande come pochi sia la sua forte signorilità e nobiltà di animo, che prevale su quella di stirpe.
Mi sento di scrivere tutto ciò dettato dal cuore perché gli ho sempre riconosciuto che era un gentiluomo di altri tempi e un grande signore ancor più di una grande figura di manager, banchiere ed altro.
Era da molto tempo in una lunga lista di amici, conoscenti, colleghi, persone con cui ho rapporti di lavoro a vario titolo, sparsi un po’ ovunque ed a cui invio periodicamente la mia rassegna stampa con pezzi scritti, video, eventi cui partecipo. Ed era per me una grande soddisfazione e quasi motivo di orgoglio quando, neppure raramente, commentava positivamente e condivideva il mio lavoro.
L’ho conosciuto molti e molti anni fa non ricordo neppure in che occasione. Mi aveva poi invitato nel suo bellissimo studio in centro Genova che rifletteva la sua personalità, elegante ma originale e mai banale. Parlammo a lungo di mille argomenti. Era uomo che lasciava dentro qualcosa di positivo.
In seguito, negli anni, la nostra è stata una frequentazione abbastanza occasionale ma che, ad ogni incontro, era sinceramente amichevole, cordiale e ricca di scambi di idee.
Perdoni il lettore se questo scritto è personale e non proprio da giornalista, ma persone dello stile di Cesare Castelbano nella nostra società sono sempre più rare e la sua scomparsa mi addolora sinceramente.
Per il resto il suo cv descrive il manager/banchiere senza necessità di ulteriori commenti.
Tra le molte funzioni e attività basti citarne alcune, come la presidenza di Banca Consulia e della Cesare Ponti, di Banca Carige, di Sviluppo Genova, Filse, l’appartenenza al cda del Registro Italiano navale, Aon Italia e Erixmar ed altro, oltre che console Onorario in Liguria del Lussemburgo.
Alla famiglia sincero cordoglio da questo giornale.
Dino Frambati