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‘La spada e la bilancia’, al Nickelodeon la rassegna cinematografica sui temi della giustizia

Inizia mercoledì 6 novembre a Genova la nuova rassegna cinematografica dedicata alla giustizia ed ai suoi strumenti, ‘La spada e la bilancia’. Ogni mercoledì di novembre, alle ore 20:45 al cinema Nickelodeon, in via della Consolazione, la proiezione di un film si accompagnerà alla discussione con un esperto. Primo film in rassegna “I nostri ieri”, di Andrea Papini, che sarà presente in sala per discutere con gli spettatori i temi del suo film: il recupero alla società di chi ha commesso un reato, il difficile rapporto con le vittime, la rieducazione a cui devono tendere le pene in base alla nostra Costituzione.

La rassegna è promossa dal Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive insieme all’associazione Cineguida e all’Alliance Française, che collabora in particolare per un film che sarà proiettato il 13 novembre, sempre al Nickelodeon, in lingua originale, “Je verrai toujours vos visages”, che affronta il tema della giustizia riparativa in Francia. Discuterà con gli spettatori Anna Tantini, mediatrice penale della Fondazione Don Calabria.

La rassegna proseguirà il 20 novembre con un altro film italiano, “La seconda vita”, che rappresenta una storia al femminile di reinserimento sociale dopo la detenzione, per discutere il quale interverrà Doriano Saracino, garante regionale, per concludersi il 27 novembre con un film libanese di straordinaria attualità, “L’insulto”, che descrive come dietro ad un conflitto personale che si conclude in tribunale vi possano essere storie personali e collettive di grande portata. A commentare quest’ultima proiezione sarà Adolfo Ceretti, criminologo ed esperto di giustizia riparativa.

Saranno inoltre presenti al Nickelodeon alcune realtà che operano in carcere per presentare nei loro stand le realizzazioni di detenute e detenuti.

 

Programma

LA SPADA E LA BILANCIA: rassegna di film sulla giustizia e i suoi strumenti

 

Mercoledì 6 Novembre, ore 20:45

I Nostri ieri, di Andrea Papini (ITALIA 2022) – 117 minuti

(ingresso libero fino ad esaurimento posti)

Luca è un regista che attualmente sta tenendo un corso di cinema presso un istituto carcerario. Decide di proporre al ristretto gruppo di detenuti che lo frequentano un tema particolare. Cominciando da uno di loro (che si deciderà di estrarre a sorte) si ricostruirà il reato commesso. Toccherà a Beppe, un camionista che ha ucciso una giovane donna. Luca andrà ad incontrare i familiari e conoscerà anche, nel corso delle riprese sul luogo del delitto, la sorella della vittima.

Interverrà: Andrea Papini, regista

 

Mercoledì 13 Novembre, ore 20:45

Je verrai toujours vos visages, di Jeanne Herry (FRANCIA 2023) – 88 minuti

VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI (in francese)

ingresso libero fino ad esaurimento posti - Prima visione a Genova

Il film mette in scena i dialoghi in carcere fra vittime e autori di reato. Nassim, Issa e Thomas, condannati per furto con violenza, incontrano così Gregoire, Nawelle e Sabine, vittime di effrazione, rapina e scippo.

Mentre fuori dal carcere avviene una complessa mediazione tra Chloé ed il fratello maggiore che aveva abusato di lei.

Interverrà: Anna Tantini, mediatrice penale e familiare

 

Mercoledì 20 Novembre, ore 20:45

La seconda vita, di Vito Palmieri (ITALIA, 2024) – 85 minuti

Anna arriva in un tranquillo paese toscano dove nessuno la conosce, in cerca di un lavoro, e si presenta all'emeroteca della biblioteca locale. Sul suo curriculum non c'è una laurea né alcuna esperienza di archivio, e c'è invece un buco temporale di parecchi anni: ma il direttore della biblioteca la assume lo stesso, comprendendo la causa di quel buco: Anna è appena uscita di prigione.

Interverrà: Doriano Saracino, garante delle persone sottoposte a misure restrittive

 

Mercoledì 27 novembre, ore 20:45 

L’insulto, di Ziad Doueiri (LIBANO 2017) – 125 minuti

Beirut: Yasser è un profugo palestinese e un capocantiere scrupoloso, Toni un meccanico militante nella destra cristiana. Un tubo rotto, un battibecco e un insulto, pronunciato in un momento di rabbia,

innescano una spirale di azioni e reazioni, e si rivela tutt'altro che una questione privata

Interverrà: Adolfo Ceretti, criminologo

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