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Grappa Barile: il 4 dicembre l’ultima consegna dei premi, la festa finisce ma l’amore continua

Gino Barile e la moglie Saveria De Palo

Il mastro distillatore ha detto basta: “la 26ª Festa della Grappa Barile sarà anche l’ultima edizione”.
Ma c’è un motivo in più per cui il 4 dicembre non si può mancare all’atto conclusivo di quell'evento che, per quasi tre decenni, ha attirato a Silvano d’Orba gli amanti dei distillati: la festa per i novant’anni di Luigi ‘Gino’ Barile, il commercialista che è stato incoronato come il “Re della grappa”, quella grappa che nel 2000 il grande Luigi Veronelli definì “la migliore d’Italia”.

Sia però chiaro: la festa finisce ma l’amore per i distillati continua, perché il mastro distillatore non ha intenzione di appendere l’alambicco al chiodo.

Così come continua l’amore per la sua giovane moglie Saveria, con la quale Gino ha condiviso la grande passione per ciò che non è solo una grappa, ma è un distillato di cuore, di passione, d’amore e di vita. Un prodotto unico e pregiato, morbido, ricco di profumi e sfumature e di imperdibili aromi; per questo apprezzato in tutto il mondo: è stato donato ai capi di Stato al G8 di Genova e al G20 del Canada. 

Come da tradizione, durante il pomeriggio verranno consegnati i Premi Grappa Barile 2022. Quest’anno i premiati sono: Alessandro Orsini, docente esperto in sociologia del terrorismo e direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale; Marco Grasso, giornalista e inviato de ‘Il Fatto Quotidiano’; Maddalena Oliva, giornalista e vice direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’. Ospite d’onore, che consegnerà i premi, sarà Padre Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose.

L’evento sarà presentato dalla regista e filmaker Wilma Massucco, autrice del documentario sulla vita di Luigi Barile dal titolo “Chi l’avrebbe mai detto?”; mentre non mancheranno i momenti sensoriali guidati da Virgilio Pronzati, profondo conoscitore dei territori dei vini di tutto il mondo, grandissimo sommelier, enogastronomo, poeta e insegnante nelle scuole alberghiere, che racconterà i sapori delle diverse grappe.

Ai presenti verrà offerto un buffet realizzato dalla ditta di Silvano d’Orba Bottaro & Campora Ricevimenti, che preparerà una grande torta. Per tutti i partecipanti un omaggio a sorpresa, oltre al libretto della costituzione italiana – con breve introduzione dello storico dell’arte e Rettore dell’università per stranieri di Siena Tomaso Montanari – affinché continuino a difenderla e a battersi per farla attuare e per ricordare don Andrea Gallo con il quale il mastro distillatore ha contribuito alla nascita della costituzione essendo lui (il 25/4/1945 all’età di 12 anni e mezzo) portaordini del comitato di liberazione locale e don Gallo membro della brigata partigiana cattolica di  Genova-Certosa comandata dal fratello, ex sottotenente del genio, Bernardino Gallo.

Dunque, tanti i motivi per non mancare all’appuntamento in programma domenica 4 dicembre, a partire dalle ore 15:00, nell’antica distilleria Barile a Silvano d’Orba (Alessandria, per chi proviene da Genova è consigliata l’uscita autostradale di Ovada), luogo antico, affascinante, quasi magico, dove il tempo sembra essersi fermato.

Gino Barile e Vittorio Malacalza alla festa della grappa dello scorso anno

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