Anche Iva Zanicchi si ribella
Sono in grado di anticiparvi che in Forza Italia sta per scoppiare il caso Iva Zanicchi. L'"aquila di Ligonchio"
sta per perdere la pazienza: non le va di essere stata strumentalizzata, e quindi presa in giro.
Conosco Iva da tanti anni, l'ho intervistata varie volte e per svariati giornali. E' brava e la sua carica di simpatia è travolgente. In Argentina nell'ormai lontano 1978, facemmo insieme una trasmissione radiofonica sui campionati del mondo. Da Mar del Plata, ricordo. Io ero l'inviato del Guerin sportivo.
Però, anche se sono sempre stato un suo ammiratore, nemmeno dopo il successo di "Ok il prezzo è giusto" avrei immaginato che la formidabile interprete di "Dammi la sua mano, zingara" sarebbe arrivata al Parlamento Europeo. Invece si è fatta dieci anni tra Bruxelles e Strasburgo, meritandosi una bella pensione.
Dopo i due mandati, riteneva conclusa la sua esperienza politica. E ricordo che proprio a Genova, a Primocanale, aveva dichiarato che era giusto lasciare il posto ai giovani e aveva invitato gli elettori a dare la preferenza alle nuove leve di Forza Italia.
Invece si era poi presentata per la terza volta. Ha confessato agli amici (anche genovesi) che era stato il partito a "obbligarla". Le era stato detto: devi candidarti perché porti voti. Se non verrai eletta sarai ricompensata con un incarico di prestigio e ben retribuito.
Iva Zanicchi ha portato tanti voti, ma non è stata eletta anche perché Forza Italia è crollata, è stata trombata persino Licia Ronzulli, la preferita di Silvio Berlusconi, per la quale il coordinatore regionale Sandro Biasotti aveva raccattato voti in Liguria.
Ora l'ex vincitrice del Festival di Sanremo è andata a battere cassa. Aveva giù un suo progetto: fare qualcosa a Milano nel settore canzoni-divertimento in occasione dell'Esposizione Internazionale dell'anno prossimo. Sarebbe stata nel suo e avrebbe fatto bene.
E invece? Invece le è stato detto chiaramente che non deve farsi illusioni. Perché prima di lei ci sono da sistemare l'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, considerato la grande speranza del partito, eppoi la Ronzulli che ora è disoccupata ("Viene tutti i giorni al partito, chiede una sistemazione"). Cerca un lavoro anche perché non ha più il marito, che l'aveva lasciata, nonostante la nascita di una bambina, quando i giornali avevano resi noti i suoi compiti organizzativi alle feste di Villa Certosa in Sardegna.
"Sei la terza della lista, è stato detto a Iva Zanicchi, prima di te dobbiamo sistemare Cattaneo e la Ronzulli".
Ma per portare tutti quei voti a Forza Italia l'"aquila di Ligonchio" aveva speso tempo e denaro. Non si accontenterà di qualche comparsata sulle reti Mediaset. Anche perché gli accordi erano altri.
Elio Domeniconi