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Abbandoni e maltrattamenti di animali, Murolo: “Servono pene più severe e maggiori controlli”

Giuseppe Murolo con una delle sue quattro tartarughe

“Otto cuccioli abbandonati al gelo a Serra Riccò, una cagnetta anziana legata e lasciata in cima al Fasce.  Questo solo nelle ultime ore. Canili pieni con contributi insufficienti, tanti volontari che danno il loro aiuto e continue inquietanti notizie: servono pene severe per chi maltratti, abbandoni o trascuri un qualsiasi animale e nel contempo aiuti per chi abbia difficoltà a curali, per gli elevati costi del veterinario, o mantenerli”. Così Giuseppe Murolo, responsabile regionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia interviene sulle ultime tristi vicende riportate dai giornali.

“Io ho 4 tartarughe, ora in letargo - sorride Murolo - ogni forma di vita merita rispetto, ogni piccolo o grande animale ha diritto di vivere al meglio, in fondo siamo noi ad aver scelto loro! Nelle statistiche non si conteggiano, per esempio, i felini che più facilmente possono essere messi in strada o i tanti uccelli dispersi…”. Non si ferma al solo amico a 4 zampe il ragionamento di Murolo che chiede anche aiuti per i padroni in difficoltà: “Penso a chi abbia come unica compagnia un qualsiasi animaletto o all’aiuto che possono ricevere persone con difficoltà emotive e fisiche: non solo cani guida, ma animali che sostengono i propri amici bipedi in momenti di crisi, in caso di depressione, durante attacchi epilettici o di panico, di malattia e dolore”.

Spesso le persone anziane trovano in loro un supporto emotivo, una compagnia, il motivo per andare avanti e uscire: “Prendersene cura dà loro gioia e senso alle lunghe giornate. E non dico nulla di nuovo affermando vi siano persone che rinuncino loro stesse a comprarsi qualcosa per permettere ai propri eterni cuccioli di mangiare e ricevere medicine e cure”.

Un altro nodo del problema sono i cani spesso vicini a senzatetto: “Bisogna aiutare entrambi, non è giusto i centri di accoglienza non permettano di portare con sé il proprio compagno di vita”. E difatti ogni inverno si assiste a morti anche legate a questo: “Senzatetto che rinunciano a scaldarsi per non abbandonare il proprio cane, triste esempio di senso di responsabilità ed inadeguatezza delle misure di sostegno”.

“Centri di accoglienza aperti anche agli animali, in cui medici e veterinari possano dare assistenza gratuita; sostegno per chi abbia difficoltà economiche affinché non debba scegliere chi nutrire o curare tra sé stessi e l’animale; centri veterinari che visitino e operino gratuitamente come già avviene in altre città.” Tante le opzioni per venire in aiuto di chi non voglia separarsi dal proprio amico, ma pure “punizioni severe e pesanti conseguenze per chi maltratti, abbandoni o utilizzi per scopi illegali l’animale. Servizi socialmente utili magari proprio in canili e gattili, dove i rei potrebbero pulire e dedicare tempo a sensibilizzare quel loro animo arido che li ha portati a certi comportamenti”.

E forme di sensibilizzazione comune: “perché sin da bambini si abbia consapevolezza dei bisogni di tutti gli animali che troppo spesso vengono regalati come peluches per assecondare un capriccio”. Conclude così Murolo ricordando anche come vi siano animali esotici soggetti a traffici illegali o semplicemente acquistati senza cognizione delle vere necessità, come i rettili: “perfino le tartarughe vendono comprate e poi gettate nei laghetti dei nostri parchi. A Nervi prima, a Villa Serra oggi, si vedono vasche piene di quelle che un tempo erano piccole testuggini inevitabilmente cresciute troppo”.

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