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“A partia do cheu”, raccolti 7mila euro per la Gigi Ghirotti

Il prof. Franco Henriquet riceve l'assegno

Il cuore buono e generoso di Genova e l’impegno per il sociale di alcune sue significative aziende e istituzioni sono più forti del maltempo, della crisi e del male.

Un mix che ha permesso di raccogliere 7mila euro grazie all'evento “A partia do cheu”, che si è svolta allo stadio Carlini Bollesan il 27 novembre dell'anno scorso sotto il diluvio. Ora, sette mesi dopo, c'è stata la consegna dell'assegno alla Gigi Ghirotti.
Pioggia a dirotto quella sera, guance bagnate da poche lacrime ma segno di grande, comprensibile, commozione nell'evento di pochi giorni fa. A trasmettere a chi era presente alla consegna dell'assegno tutta l'emozione del momento, è stato l'uomo simbolo dell'aiuto anche a chi non ha più speranze: Franco Henriquet, che ha tenuto a sottolineare come “noi possiamo operare solo grazie ad iniziative e persone come queste”.

Una frase breve; un significato ampio di bontà e riconoscenza.

La cerimonia si è svolta presso la sala stampa dello stadio del Cus Genova, storica struttura e, soprattutto, scenario di partite di rugby. Nello stadio si erano affrontate per beneficenza (e divertimento) Aston Birra F.C. Project, Asd Polizia locale Genova e Artisti genovesi real project. Ha vinto l’Aston Birra; secondi classificati gli agenti dell’Asd, mentre cantanti, comici e affini della Artisti genovesi real project sono stati ultimi in classifica, dimostrando come eccellono sul palcoscenico ma non sono fatti per il rettangolo di gioco.

Le partite sono state affiancate da uno spettacolo musicale e d’intrattenimento, reso particolarmente divertente e persino effervescente da presentatori d'eccezione, ad iniziare dalla brava e bella Erika Repetto, affiancata dal vivace e simpatico Roberto Rubba e dai fantasmagorici Fabrizio Pianetti, bravo giornalista sportivo e Andrea Possa.

“I love Genova”, profilo Facebook che conta oltre 52mila genovesi, ha fatto il resto.

“Iniziative e persone come queste consentono alla nostra organizzazione di esistere – ha detto Henriquet – ringraziamo chi si è prodigato perché l’evento potesse avere il successo sperato alla vigilia. Oltre al contributo economico, abbiamo raccolto grande visibilità per la nostra organizzazione. Noi ne abbiamo davvero bisogno”.

Il presidente di Aston Birra Giuseppe La Rosa che, con il cantante Andrea Di Marco, è stato in prima linea nell'organizzazione dell'evento, ha fatto sapere che questa è destinata ad essere “la prima di una lunga serie di iniziative benefiche”, assicurando come “siamo pronti a rimboccarci le maniche e guardare ad altri eventi, anche maggiori. Si è creata una squadra fantastica, che è sempre pronta a scendere in campo”.

Un “grazie” particolare va ad Asef, del Comune di Genova, come main sponsor dell’iniziativa. Il suo dirigente amministrativo e gestionale, Franco Rossetti ha sottolineato che “ormai da due anni l’azienda ha varato il fondo A.Se.F. per Genova che consente di supportare iniziative di grande valore sociale, come è stata “A partia do cheu” . Siamo sempre pronti a prendere in esame proposte e progetti che possano avere un interesse collettivo e duraturo in ambito cittadino. Se poi un’iniziativa coinvolge il professor Henriquet e la “Gigi Ghirotti”, noi siamo in prima linea”.

Per Paola Bordilli, assessore comunale ai Grandi eventi, gli organizzatori hanno dimostrato grande entusiasmo. “Solo la socialità, che non è mai scontata – ha detto - può portare a così grandi risultati. Non perdete mai questa passione, questa emozione, necessarie per fare del bene. Il Comune sarà sempre al vostro fianco”.

“Il Cus da tempo ha superato la logica del risultato, ma promuove l’inclusione. Lo sport per tutti, teso a facilitare la partecipazione di chiunque, è l’obiettivo della grande organizzazione che oggi rappresento”, ha affermato il vice presidente del Cus Genova Marco Vitetta.

Dino Frambati

 

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