Consiglio comunale, Mascia (FI): “Sì al gemellaggio Genova - Akko”
È stata approvata oggi all'unanimità dal Consiglio comunale di Genova, su proposta del capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e col parere favorevole dell'assessore alla Cultura Barbara Grosso, la mozione che impegna sindaco e giunta "a promuovere un patto di amicizia e gemellaggio tra le città di Genova ed Akko, in virtù del loro profondo legame storico e culturale".
"Akko, città dello Stato d'Israele - spiega Mascia - con l'antico nome di San Giovanni d'Acri fu la capitale del Regno di Gerusalemme, in cui i genovesi ebbero il privilegio di insediarsi nel marzo 1103, grazie al contributo dato dalle loro 40 galee guidate da Guglielmo Embriaco "Testa di Maglio" alla conquista della città da parte di Re Baldovino".
“Fu così - continua il capogruppo azzurro in Sala Rossa - che nacque il quartiere dei genovesi con una chiesa di "San Lorenzo dei Genovesi" di cui residuano a tutt'oggi i resti e con una "Via crociata a volte" che sembra il copia incolla di via di Sottoripa a Caricamento".
"Lo spunto per questa iniziativa consiliare - aggiunge Mascia - mi è stato dato da un convegno organizzato il 9 novembre scorso dal Presidente di APAI - Italia Israele Genova Bruno Gazzo presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Genova, nel corso del quale è stato illustrato dal Professor Fabrizio Benente, Pro Rettore e Ordinario di Archeologia Medievale dell'Università di Genova, con un video-saluto da Israele della Prof.ssa Edna J.Stern, un progetto Italo-israeliano per lo studio del quartiere medievale genovese di Acri, che coinvolge appunto l’Università di Genova, il Ministero degli Affari esteri, l’Ambasciata italiana e l'Israel Antiquities Authority".
"Ad Akko si attaglia perfettamente quanto scriveva in rima nel XIII secolo d. C. l'Anonimo Genovese, cioè che tanti sono i Genovesi, e per il mondo così dispersi, che dove vanno e stanno un'altra Genova fanno - conclude il capogruppo azzurro a Palazzo Tursi - il gemellaggio con Genova non fa che consacrare un legame storico e culturale già assodato e l'auspicio è che ciò possa in futuro valere anche per tutte le "altre Genova" costruite dai Genovesi in giro per il mondo".