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Nautico, Toti: “Salone catartico di ripartenza, coraggio ha premiato per visitatori e business”

Giovanni Toti

 

“Questo Salone è stato un po' un rito catartico di ripartenza e averlo fatto attorno ad un prodotto così importante per l’economia italiana è stato un successo in sé, al di là dei numeri straordinari di oggi. Questo nonostante le limitazioni ancora legate al Covid, che hanno fatto faticare non poco e per questo ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato in questo Salone, compreso il personale della sanità ligure che ha supportato l’organizzazione fin dall’inizio e per tutta la durata della kermesse. È stato il Salone del coraggio, perché ha sfidato ancora la pandemia e i numeri hanno premiato sia in termini di visitatori sia di effettivo business per le imprese. È la migliore dimostrazione che il Paese sta ripartendo con il piede giusto e che il modo per farlo correre più velocemente è una sana collaborazione tra le imprese, che fanno la ricchezza e l’occupazione del Paese, e le Istituzioni che devono affiancarle e supportarle in ogni modo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commentando i dati conclusivi della 61esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

“Personalmente mi sono divertito e mi sono emozionato - aggiunge Toti - e credo che possano dirlo molti che lo hanno visitato. Mi sono divertito perché ho visto un salone fatto dalla sinergia di tanti fattori, sotto l’aspetto commerciale con gli affari legati al comparto e anche sotto l’aspetto sociale, dallo stare insieme in tante iniziative comprese le regate che lo hanno accompagnato. È stato un salone “rotondo”, vissuto da tutta la città, da chi veniva a cercare una barca e da chi voleva passare un pomeriggio con la propria famiglia dopo tanti mesi difficili. È stato un evento certamente utile al settore della nautica che sulla Liguria ha un peso importante e dovrà averne sempre di più, ma è stato utile anche a tutti noi, per averlo fatto, per averlo frequentato, per esserci incontrati ed essere tornati a parlare di futuro. Ci siamo emozionati perché per la prima volta, uscendo dalla cupa cappa del Covid, in cui ci guardavamo giorno dopo giorno un po' smarriti, finalmente abbiamo avuto un luogo, il coraggio e le condizioni per pensare a programmare il nostro futuro, quello di impresa per Confindustria Nautica, ma anche il futuro individuale di chi ha comprato una barca e il futuro di una città e di una regione che hanno visto crescere progetti urbanistici e di trasformazione che le renderanno più belle. Ci prepariamo al 2023: il compito di tutti noi ora - conclude Toti - è di far germogliare tutti i semi piantati durante le nostre visite, le riunioni, il confronto e il lavoro comune, c’è uno spazio gigantesco che dobbiamo tornare ad occupare con coraggio”.

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