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Settembre: tempo di ripresa e di bilanci sulla nostra economia nell’epoca Covid

Enrico Mazzino, docente Università di Genova

La campagna vaccinale procede spedita, verso la fine di settembre sarà vaccinato l'80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato. Abbiamo visto grande entusiasmo nei giovani, l'adesione massiccia di questi ultimi e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell'anno scorso l'apertura delle scuole in presenza che è sempre stata una priorità.

L’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal MEF a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va piuttosto bene. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vedrà la capacità dell'economia italiana di diventare strutturalmente più solida.

La campagna vaccini è riuscita grazie alla collaborazione fra Conferenza delle Regioni e Governo: questo è sicuramente un elemento molto positivo e dimostra che quando le Regioni ricevono dallo Stato indicazioni e regole chiare sulla campagna vaccinale, questo si trasforma in un elemento fondamentale per la buona riuscita delle vaccinazioni e anche la Regione Liguria lo ha dimostrato come ha sottolineato di recente il governatore Toti il quale, come rappresentante delle istituzioni, fin da subito, sulla campagna vaccinale, ha espresso la sua posizione in modo deciso tracciando la strada giusta per sconfiggere il virus.

Anche secondo il ministro della Salute Speranza, la situazione epidemiologica nel Paese è in questo momento stabile. Ad agosto si sono tenute limitazioni molto leggere rispetto ai mesi precedenti e ciò significa che la campagna di vaccinazione è la vera arma che abbiamo superando il 70% della popolazione vaccinabile che ha completato il ciclo e entro la fine di settembre raggiungendo verosimilmente l'80%. Anche il lavoro del commissario Figliuolo procede in modo molto positivo in stretta sinergia con le Regioni e ci porterà entro la fine di settembre a raggiungere la percentuale di popolazione vaccinata di cui sopra.

La riapertura delle scuole in presenza è priorità assoluta e la speranza è che presto avremo un numero alto di classi in cui tutti saranno vaccinati e ciò consentirà di allentare le misure e togliere finalmente le mascherine. Il messaggio che deve passare è che il vaccino è l'arma fondamentale per chiudere questa stagione e aprirne un'altra.

Credo di essere relativamente ottimista sul fatto che se non torneranno le chiusure dovute ai contagi, l’Italia riuscirà a raggiungere, nel primo trimestre del 2022, lo stesso livello di PIL che aveva nel quarto trimestre 2019, l’ultimo pre Covid.

L’Istat registra una crescita già acquisita del Pil per quest’anno pari al 4,7%, è evidente che se si dovesse ricominciare con le chiusure allora si farebbe inevitabilmente un passo indietro e non in avanti. Io vorrei sperare quest’anno in una crescita del Pil vicina al 6%.

Il presidente Draghi invita a non esaltarsi troppo per il rimbalzo del secondo trimestre: siamo cresciuti più di Germania e Francia ma stiamo anche risalendo da un baratro che l’anno scorso è stato molto più pesante per noi.

Potremo davvero gridare al successo solo dopo aver raggiunto, come già detto, il livello di Pil che avevamo nell’ultimo trimestre del 2019 e se da lì in poi faremo vedere che la crescita continua.

Enrico Mazzino
PhD Applied Economics and Quantitative Methods in Health Sector
Economista sanitario/Farmacoeconomista
Docente Università di Genova

 

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