Pre-meeting di Rimini, Toti: “Kermesse che precorre tendenze del Paese”
“Ho seguito il meeting spesso come giornalista, quasi tutti gli anni, mi ricordo giornate memorabili della kermesse. E’ un bel titolo quello che avete scelto, il coraggio di dire io, in coerenza con il meeting dell’anno scorso. Tenendo conto che il meeting di Rimini precorre le tendenze, e non è un caso infatti che la Lectio Magistralis di Draghi sia stata pronunciata al meeting dell’anno scorso, mentre oggi abbiamo un governo di unità nazionale presieduto proprio da lui, a dimostrazione di quanto il Meeting sia in grado di intercettare le tendenze del Paese”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti intervenendo al Pre Meeting di CL che si è svolto questa sera a Loano, in vista del Meeting di Rimini previsto dal 20 al 25 agosto, dal titolo ‘Il coraggio di dire Io’.
“Quello che sta avvenendo – ha detto Toti – è coerente con un’altra epoca quella dell’Umanesimo e del Rinascimento, arrivata dopo una grande pestilenza che si è abbattuta sull’Europa, un evento tragico dopo il quale arrivò la Firenze del Brunelleschi e la Repubblica Marinara di Genova. Spesso dopo i grandi cataclismi ritorna la centralità dell’uomo e io credo che il Meeting di quest’anno intercetti proprio questa volontà che esiste in Italia e in tutto il mondo. Abbiamo passato una crisi come non avevamo mai vissuto, io per primo mai avrei immaginato di prendere decisioni così gravi con cui ci ha messo a confronto la pandemia. Oggi quello stesso meeting che ha temprato una classe dirigente ci dà lo sprone di costruire qualcosa di migliore. Al di là del rimbalzo del Pil mi auguro che tutto questo porti con sé un riordino economico e sociale del nostro modo di stare insieme. Ci tenevo a esserci oggi e ci saremo come Regione Liguria a settembre a Rimini come facciamo ogni anno. Credo che questo sia un meeting molto importante perché abbiamo davanti domande che possono cambiare la storia di tutti noi. Per questo dobbiamo saper cogliere la lezione del dolore e le opportunità che ci vengono offerte ad esempio dal PNRR e da una rinnovata fase politica del paese che credo debba essere affrontata da una classe dirigente ampia. Non perché la politica da sola possa fare il benessere della nostra nazione e nemmeno la classe intellettuale, ma tutti insieme possiamo farlo, all’interno del Meeting che rappresenta un melting pot di idee e progetti e può essere utile a indirizzare il futuro di tutti noi e ad aiutarci a tirare fuori il meglio”.