Toti: “Etica della responsabilità e meritocrazia alla base del modello Genova”
"Il Ponte di Genova San Giorgio è la bandiera di un modello che dobbiamo far proseguire anche nel futuro, fatto di alcuni elementi che credo debbano essere gli ingredienti del Recovery e della ripartenza del Paese: è fatto di regole, di obiettivi condivisi dalla classe dirigente e soprattutto di etica della responsabilità e anche di meritocrazia. Credo che tutto questo serva anche oggi". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante il convegno ‘Modello Genova, un ponte per il futuro: la sfida del lavoro per l'industria genovese’, organizzato dalla Uilm a Genova.
“Credo sia quanto mai opportuno tenere un faro acceso sulle politiche industriali di sviluppo di questo paese, che – ha proseguito Toti - sono vero grande assente nella politica d’Italia negli ultimi 10 anni abbondanti. E credo sia opportuno richiamare anche il modello Genova, uno dei punti di svolta della politica italiana. Il crollo del ponte Morandi e l’emergenza Covid sono i due grandi avvenimenti che si sono susseguiti in un gigantesco momento drammatico iniziato nel 2018 e che si sono risolti entrambi con un successo di questa città e di questa regione: il ponte lo abbiamo ricostruito, in tempi che per noi sono stati miracolosi ma che dovrebbero essere normali, e abbiamo affrontato per la prima volta un virus, un nemico sconosciuto con momenti drammatici in cui la nostra regione ha dimostrato tenacia, tempra, capacità di tenuta e un sistema sanitario fatto di grandi professionisti. Questi due sono stati fondamentali per testare una classe dirigente che non aveva mai affrontato prove simili. Questa grande esperienza credo ci abbia forgiato: Genova e la Liguria hanno fatto per la politica nazionale molto più di quanto si sia fatto per il Paese in qualsiasi altro luogo, perché qui abbiamo cambiato lo scenario nazionale”.
In particolare, secondo il governatore ligure “questo dobbiamo scolpirlo nella pietra: senza l’etica della responsabilità e la meritocrazia, potremo scrivere le leggi più belle del mondo ma non andremo da nessuna parte. Oggi abbiamo di fronte il Recovery Fund che è una grande occasione da non perdere, ma l’occasione vera che può partire da qui sulla base del modello Genova è di cambiare la nostra testa, non solo cambiando le leggi ma assumendoci anche la responsabilità delle nostre scelte. Questo – conclude Toti - è il modello Genova, in cui ciascuno prende le decisioni che gli spettano per il proprio ruolo e se ne assume la responsabilità”.