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Garrone voleva aspettare

Massimo Ferrero

A poco alla volta si vengono a conoscere altri particolari della (sconcertante) operazione Garrone- Er Viperetta.

Si è scoperto che il presidente della Sampdoria avrebbe voluto aspettare ancora un po' prima di cedere la società a Massimo Ferrero. Prima di firmare il contratto c'erano stati solo quattro incontri tra i due.

Massimo Moratti, pensando al bene dell'Inter, avrà incontrato Thoir almeno mille volte prima di cedergli baracca e burattini. E tutto era avvenuto a carte scoperte, alla luce del sole. Edoardo Garrone ha fatto tutto di nascosto, in quattro e quattr'otto, senza dire niente a nessuno, nemmeno ai suoi più stretti collaboratori.

Sinisa Mihajlovic non ha nascosto la sua delusione - e anche la sua amarezza - per aver saputo tutto a cose fatte. Continuava a sentirsi con Garrone, facevano progetti, poi all'improvviso il fulmine a ciel sereno. Non era quello lo stile-Garrone che Mihajlovic aveva conosciuto in tanti anni di stima reciproca e di frequentazione. Garrone è stato costretto a recitare, lui abituato a guardare gli interlocutori negli occhi.

Sicuramente, prima di firmare, Garrone ha verificato la consistenza patrimoniale dell'aspirante compratore. Ma, essendo uomo di mondo, sapeva benissimo che i tifosi della Sampdoria sarebbero rimasti sconcertati vedendo spuntare questo romano del Testaccio, di bassa statura con tanti capelli e un eloquio che non è certo quello dei Parioli. E l'ex presidente non ha nascosto la sua meraviglia quando, durante il pranzo "Da Giacomo", Ferrero si è tolto la cravatta (di Marinella, ha tenuto a specificare) e l'ha regalata al giornalista che aveva criticato il suo nodo.

Sicuramente il mondo del cinema non è il mondo di Garrone, come non lo è il mondo del calcio. Ma amando la Sampdoria, voleva lasciarla a un nome importante. Cercava di tergiversare ancora per un po'.

E' stato Massimo Ferrero a mettergli fretta, a costringerlo a prendere una decisione. Dal suo punto di vista, aveva tutte le ragioni. Se la trattativa fosse andata avanti, avrebbe perso un anno. Non avrebbe potuto intervenire sul mercato. Avrebbe acquistato una squadra costruita da altri.

Riccardo Garrone si è trovato davanti a un bivio, prendere o lasciare. E pensando ai familiari, ai quali aveva promesso di vendere, ha accettato di vendere (si fa per dire, perché in pratica l'ha regalata). Ha  risparmiato i 25 milioni (50 miliardi di vecchie lire) quanto gli sarebbe costata la prossima stagione. Ma sicuramente gli si è stretto il cuore quando, durante la conferenza stampa, ha fatto entrare Massimo Ferrero. Detto "er Viperetta".

Elio Domeniconi

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