Il Pm non crede a Grillo
Luigi Grillo ha ormai 71 anni. A quell'età stare in carcere è dura. Vorrebbe andare ai domiciliari
nella sua villa di Monterosso.
Ma il Tribunale del Riesame ha confermato che deve stare in carcere. Per i magistrati, l'ex senatore di Forza Italia, ora esponente di spicco del Nuovo Centro Destra di Alfano, non dice la verità.
Nelle intercettazioni c'è un ringraziamento di Grillo nei confronti dell'imprenditore Enrico Maltauro, arrestato per lo scandalo dell'Expo 2015. Grillo ha spiegato: "Maltauro lo sapeva che lo ringraziavo perché aveva fatto un consistente acquisto del vino che produco io, il Buranco delle Cinque Terre, da regalare ai suoi amici". Ci sono le fatture: 7 e 8 mila euro, dicembre 2013.
Ma in un'intercettazione ambientale, Sergio Cattozzo e Gianstefano Frigerio, suoi grandi amici trentennali, prefigurano la ripartizione di una tangente di Maltauro: 200 mila euro a Frigerio, 200 mila a Cattozzo e 200 mila a Grillo.
Grillo ha detto al magistrato: "Non me lo spiego, io non sono mai stato parte di questa spartizione, mai saputo".
Obiezione del gip Antezza: "Non voglio fare Marzullo, ma si è chiesto perché lo dicono?" E Grillo: "Una risposta valida non l'ho trovata, soldi non ho mai ricevuto da nessuno. E' chiaro che questi facevano millantato credito".
Ma ha dovuto ammettere che era stato lui a presentare Maltauro a Cattozzo. E il magistrato, in attesa che la situazione si chiarisca, ha deciso di farli restare tutti in carcere.