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Roberta Pinotti ministro boy scout

Roberta Pinotti

A Sampierdarena sono felici: finalmente un ministro di quella che un tempo nemmeno troppo lontano

era considerata la Manchester d'Italia.

La professoressa Roberta Pinotti in politica ha fatto carriera: da consigliera di Circoscrizione a Sampierdarena a ministro della Difesa a Roma. Ha fatto carriera anche il marito, il dottor Gianni Orengo, che ora è direttore sanitario al San Martino. Eppure sono rimasti fedeli alla delegazione che un tempo era popolata dalla classe operaia ed ora è la patria degli immigrati. A parlare in zeneixe forse è rimasto solo il professor Franco Bampi, fedele a Via GB Monti (la Pinotti è poco più sopra, in Via Magellano). Ha voluto rimanere fedele alle sue radici, papà operaio dell'Enel, mamma cuoca nella trattoria di famiglia, meta di lavoratori non certo di buongustai. Si sente sempre attaccata alla classe operaia, anche se appartiene alla classe operaia che è andata in paradiso. Per riandare a un altro ministro di Sampierdarena, bisogna andare se non erro al leggendario Gaetano Barbareschi, socialista.

Il nuovo premier Matteo Renzi è stato generoso con la Liguria, due ministri. Ma Andrea Orlando avrebbe preferito restare all'Ambiente. Invece all'ultimo momento è stato dirottato alla Giustizia. E fa un certo effetto vedere come Guardasigilli, uno che non è laureato in giurisprudenza, anzi che non è nemmeno laureato e ha fatto solo il liceo scientifico. In lizza c'erano diversi magistrati importanti, ma pare che nessuno abbia avuto il placet di Giorgio Napolitano. Così Renzi ha dirottato Orlando e buonanotte.

L'impressione dall'esterno è che la rivoluzione di Renzi sia solo apparente, che si sia regolato anche lui sulla base del vecchio e deprecato Manuale Cencelli.

Mario Mauro era sicuro di restare alla Difesa, invece Renzi ha preferito promuovere la Pinotti, che era già sottosegretario. L'affascinante Roberta dal caschetto biondo era entrata in Parlamento come la Coscialunga della sinistra. Ma a Montecitorio l'avevano inserito nella Commissione Difesa. Era diventata la "ragazza con la pistola" che aveva successo anche nel salotto di Bruno Vespa a "Porta a porta".  Ma si era fatta apprezzare anche  per il coraggio quando aveva accettato l'invito del capo di Stato maggiore Tricarico di andare a fare un giretto su un Mb339 delle Frecce Tricolori.

Non è una renziana della prima ora, ma si dice che il premier l'abbia scelta perché proviene come lui dagli scouts e forse anche per questo si era definita "un maschiaccio". E' la prima donna a diventare ministro della Difesa e anche questo ha suscitato scalpore. Ma ora Roberta Pinotti è attesa a una prova difficile: deve riportare a casa i due marò. Forse solo una tosta come lei potrebbe riuscirci.

 

Elio Domeniconi

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