I rom della Lega
I leghisti, un tempo duri e puri, non hanno mai nascosto il loro "razzismo". Vorrebbero far coincidere l'Italia con la padrona.
Odiano la "Roma ladrona". E non hanno mai gradito i meridionali, anche se il loro fondatore ha sposato una terrona.
Ora la lotta ai rom è diventato il cavallo di battaglia in Liguria, dove la Lega cerca disperatamente di risollevarsi dopo il terremoto provocato da Francesco Belsito. Nella campagna contro i nomadi si trovano uniti anche i due rivali Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone, che gli ha preso il posto come capogruppo in Regione, perché Rixi ha voluto mantenere anche la poltrona a Tursi.
A dividerli sono anche gli hobby. Bruzzone è un cacciatore accanito, se non avesse gli impegni politici, sarebbe tutto il giorno con il fucile in mano a sparare ai cinghiali e anche ai fringuelli. Rixi ama solo la montagna, sogna solo le scalate. Li divide anche il titolo di studio: Rixi è laureato, Bruzzone ha la qualifica di bidello.
Sui Rom, però la pensano alla stessa maniera. Rixi se la prende contro i genovesi che si indignano ma poi hanno votato per un sindaco che ai Rom paga anche le bollette della luce. Bruzzone ha chiesto di sgomberare subito i campi nomadi abusivi spiegando: "Mantenere aperti gli insediamenti irregolari è un atto di razzismo verso i liguri, che sono tenuti, invece, a rispettare le leggi".
Noi crediamo che al giorno d'oggi il razzismo debba considerarsi superato, anche se purtroppo continua persino sui campi di calcio. Siamo tutti uguali, lo dice anche papa Francesco. Però la legge deve essere uguale per tutti. Gli italiani per fare i commercianti pagano le tasse (e che tasse), gli ambulanti extra comunitari sono esenti da tutto. Gli italiani sono vessati da mille gabelle. Ai Rom il nostro sindaco paga anche le bollette della luce.
Se i Rom lavorassero come facevano una volta (lavoravano il rame) sarebbero ben accetti. Ma se vanno a rubare e mandano i figli a chiedere l'elemosina, non ci sta più bene.
Qui non si tratta di essere leghisti. Si tratta solo di difendere i nostri (legittimi) interessi. Bisogna essere buoni nei confronti degli stranieri, ma non si deve essere fessi. Anche loro devono rispettare le nostre leggi.
Elio Domeniconi