Il diario di Pivio durante la pandemia: da 1 a 90
Oggi pomeriggio alle 18, sotto il tendone dei Giardini Luzzati, il musicista genovese Pivio presenta il suo primo libro: “Diario di (una) resistenza musicale: ovvero come sono stato salvato dalla musica e la smorfia”. Introduce il critico musicale Guido Festinese.
“Con un nuovo libro polisensoriale - spiega Festinese - Pivio racconta il suo viaggio musicale nel lockdown: lungo 90 giorni, come la smorfia.
Dal numero 1 (l’Italia) cantato da Franco Battiato in Povera Patria (ma è proprio "Pollution", si racconta, il primo folgorante album acquistato dal musicista genovese, ancora ragazzino) fino al 90 (la paura) con la chiusura propiziatoria dei Pink Floyd in Fearless”.
Nato come divertissement quotidiano nella solitudine della pandemia e uscito un anno dopo, proprio mentre il paese riapre, il libro non poteva che essere una pubblicazione polisensoriale. Grazie ai 200 QR code disseminati tra le pagine, il suo diario diventa un’avventura video-musicale interattiva lunga 90 giorni, come i numeri della Smorfia, ma anche un pamphlet appassionato in difesa della creatività e del diritto d'autore, in un mercato ormai dominato dalle grandi major del web.
Tutto comincia dalla copertina. Le sedie rosse e vuote che campeggiano sulla cover sono quelle della Casa del Cinema di Roma che il 5 marzo 2020 ha ospitato la presentazione dell’album pre-apocalittico Fahrenheit 999 degli Scortilla, la band new wave fondata da Pivio 40 anni prima e sempre viva. Ultimo evento live del musicista prima del lockdown, ma anche ultimo in assoluto nella capitale.
Paolo Fizzarotti