Pallanuoto, il Bogliasco pareggia a Catania: il sogno salvezza resta vivo
Seppur difficilissimo il sogno salvezza dei ragazzi di Daniele Magalotti resta vivo. L’11-11 maturato oggi nello scontro diretto in casa del Nuoto Catania potrebbe sembrare, classifica e calendario alla mano, quasi una sentenza definitiva sulle velleità di permanenza in Serie A1 di Guidaldi e compagni.
A sei turni dalla fine della stagione regolare, infatti, i biancazzurri restano a cinque lunghezze di distanza dai siciliani ma l’andamento della sfida della Scuderi racconta qualcosa di diverso. Ad esempio di come la rassegnazione non risieda nei cuori dei bogliaschini: “Onestamente non so se ci salveremo e se riusciremo a farlo sarà davvero qualcosa di eccezionale – ammette a bocce appena ferme Magalotti –. Ma se ciò avverrà il merito sarà unicamente del cuore enorme di questi ragazzi che ancora una volta oggi hanno dimostrato quanto tengano alla calottina che indossano. Tutto ciò che poteva andare storto oggi lo è andato. Abbiamo subito un numero assurdo di espulsioni e commesso errori banali. Eppure, alla fine, siamo riusciti a riprendere una partita che nove squadre su dieci avrebbero perso. E se da una parte aumentano i rimpianti per ciò che non è stato, l’altra aumenta la consapevolezza che tutto sia ancora possibile”.
Se sulla carta il pari in terra etnea può sembrare come detto un risultato favorevole ai padroni di casa, usciti indenni dallo scontro diretto che poteva avvicinare pericolosamente i principali rivali in classifica, le modalità con cui esso è arrivato danno in realtà un segno diverso al risultato. Ospiti di una vasca infuocata, sempre costretti ad inseguire e in svantaggio in alcuni tratti della gara anche di quattro reti, i biancazzurri non hanno mai mollato, continuando a versare litri di sudore su ogni pallone. Sotto di due reti a 100 secondi dalla sirena lunga e con appena un cambio di movimento a disposizione per gran parte dell’ultima frazione, in seguito alle quattro espulsioni subite, i bogliaschini hanno affrontato l’inferno a viso aperto riuscendo ad uscirne. A premiare la caparbietà biancazzurra è stata la sassata di Francesco Brambilla che a soli sette secondi dalla conclusione di una sfida infinita ha piegato le dita di Caruso dando concretezza alla voglia di salvezza dei liguri. Un gol che a livello meramente aritmetico vale solo un punto ma che dal punto di vista mentale potrebbe avere una valenza ben maggiore. Come spiega ancora Magalotti: “Sulla carta oggi avremmo dovuto necessariamente vincere, anche perché abbiamo davanti un calendario molto ostico. Ma la voglia di non arrendersi mostrata dai ragazzi mi lascia ben sperare. Raggiungere i play-out, evitando la retrocessione diretta, è un traguardo difficile. Però anche riuscire a recuperare la partita di oggi lo era. Eppure abbiamo avuto la dimostrazione che se giochiamo con la testa libera ma focalizzata sull’obiettivo, anche l’improbabile diventa reale. Non ci resta che crederci e provarci fino alla fine”.
TABELLINO: NUOTO CATANIA-NETAFIM BOGLIASCO 1951 11-11
NUOTO CATANIA: E. Caruso, M. Ferlito, N. Eskert 1, G. La Rosa, R. Torrisi 1, V. Nicolosi, A. Gullotta 1, S. Camilleri 2, G. De Freitas Guimaraes 1, A. Privitera 4, E. Russo 1, S. Catania, Calì. All. Dato
NETAFIM BOGLIASCO 1951: E. Prian, A. Bottaro, D. Broggi Mazzetti 1, F. Gavazzi 1, J. Blanchard, G. Guidaldi 1, N. Mudrazija 1, F. Brambilla Di Civesio 3, G. Boero, F. Radojevic 2, D. Puccio 1, A. Canepa 1, A. Di Donna. All. Magalotti