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Blessin porta il Genoa tedesco-americano sulla buona strada: è tornato il coraggio

Alexander Blessin e Vittorio Sirianni

Blessin (“Mister Impeto e Coraggio”) aveva detto alla vigilia: “Faremo soffrire tutti”. A Roma, purtroppo solo nel primo tempo, ha fatto soffrire e come l’irritante Mou. I suoi ragazzi, tornati “uomini veri”, hanno combattuto, lottato, giocato, a dimostrazione che le prime lezioni di Blessin sono servite.

Un punto non è poco, anche se a forza di un punto non si arriva certo alla salvezza, ma dimostra che la squadra sta assumendo una sua fisionomia fatta di alcune caratteristiche psicologiche (a nostro avviso le più importanti) e di alcuni “momenti tattici” niente male. Il che significa che Blessin comincia a conoscere i suoi ragazzi, sistemandoli al posto giusto anche tatticamente.

Il concetto “difendere per attaccare” si è visto molto nel primo tempo. Poi, qualche cambio forse azzardato e il calo fisico hanno impedito di continuare sul ritmo del primo tempo. Ma ha dimostrato che certe leggerezze del passato non si sono più viste.

Insomma, il Genoa sta riacquistando la sua identità, nessun trionfalismo certo, ma nemmeno quella depressione che sembrava, tre settimane fa, definitivamente padrona.

Si ha la sensazione che questa “svolta” tedesco-americana cominci a portare i suoi frutti. Da una parte lo staff tecnico che, con Spors a fare da comandante, sta operando bene, appunto con rigoroso impegno e forte determinazione.

Dall’altro sembra che la società si muova con attenzione massima, senza drammatizzare mai, ma offrendo sempre l’appoggio, psicologicamente importante, ai tecnici e ai tifosi. Tanto è vero che, proprio i tifosi, sono portati a sostenere questa “svolta” dimenticando la brutta avventura targata Preziosi.

Proprio sabato tutto lo staff societario era a Roma, da Zangrillo a Pasko a Wender, per definire alcuni incontri istituzionali a Roma, Milano e Genova oltre ad un incontro chiesto a Glavina.

Gli americani hanno, finora, messo sul tavolo circa 60/70 milioni fra acquisti, debiti della società nei confronti del fisco e della Federcalcio. Un impegno economico che dimostra la volontà di assestare davvero la società da tutti i punti di vista.

Sicuramente i “777” hanno obiettivi ben precisi: muoversi sul territorio italiano, anche su piani diversi da quelli calcistici, per fermarsi e diventare punto di riferimento per chi ama il mondo degli investimenti.

E in questo quadro ci sta il Genoa che, ci si augura, non sarà solo un paravento per altri obiettivi, ma uno degli obiettivi. Non per niente il continuo insistere (dal primo giorno ad oggi) sul fatto che in cinque anni il Grifo potrà guardare addirittura all’Europa, è significativo.

Ora, comunque, si guardi al campo. Blessin sembra abbastanza soddisfatto, ma anche lui sa benissimo quanto sia importante arrivare alla prima vittoria (non si vince da un’eternità!). Il calendario prevede la Salernitana in casa, il Venezia in trasferta, Inter e Empoli ancora in casa.

Per scaramanzia i tifosi non dovrebbero più parlare di “ultima spiaggia”, ma sperare in una realtà che nasca dalla vera qualità rinnovata dalla squadra. Quindi nessuna previsione (dicono che al Genoa le previsioni di calendario portino sfortuna…), ma la speranza, suffragata dal momento felice visto a Roma, che almeno nove punti saltino fuori. Il che farebbe saltar fuori dal tunnel del dramma questo balordo Grifo diventato tedesco-americano.

Come dire: più rock che canti popolari.

Vittorio Sirianni

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