La genovese Carmen Giardina partecipa al David di Donatello 2021
Il caso Braibanti, della genovese Carmen Giardina e del napoletano Massimiliano Palmese è tra i dieci documentari selezionati per il David di Donatello 2021.
«Questa selezione nasce dalla visione di 150 opere, circa cinquanta in più dello scorso anno, a conferma della estrema vivacità della forma documentaria che cresce in quantità ma soprattutto in qualità», hanno dichiarato i membri della commissione selezionatrice. Sarà la Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano a individuare i cinque candidati al premio. Il caso Braibanti dura poco più di un’ora.
Racconta Aldo Braibanti, mente poliedrica e affascinante, lontano dalle convenzioni del suo tempo. Poeta, artista, drammaturgo è stato un intellettuale eretico del Novecento italiano, un genio straordinario che nel 1968 – nel pieno delle contestazioni che infuriavano nel mondo per la richiesta di nuovi e più ampi diritti - viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello. Nel documentario il nipote Ferruccio Braibanti, insieme a Piergiorgio Bellocchio, Lou Castel, Giuseppe Loteta, Dacia Maraini, Maria Monti, Elio Pecora, Stefano Raffo, Alessandra Vanzi ripercorrono la vita del coraggioso intellettuale per restituirci la fotografia vivida e inquietante del nostro passato recente.
Il film è prodotto da Creuza Srl e la colonna sonora è di Pivio & Aldo De Scalzi. Carmen Giardina - regista e attrice genovese - ha già al suo attivo tre cortometraggi pluripremiati: “Turno di notte” con Leo Gullotta (Cinecittà Holding), “La grande menzogna” con Gea Martire e Lucianna De Falco, e “Fratelli Minori” con Paolo Sassanelli e Alessio Vassallo. Massimiliano Palmese (Premio Eugenio Montale e Premio Sandro Penna) è autore dei romanzi L’amante proibita e Pop Life; sua la traduzione dei Sonetti di William Shakespeare pubblicata da Bompiani nel 2019.
Paolo Fizzarotti