Dem genovesi choccati per il dietro front di Renzi
Ha lasciato di stucco e a dir poco basiti il clamoroso dietro front in piena campagna referendaria
(a proposito, il richiamo alle urne è slittato al 4 dicembre con i 'No' ad ora in vantaggio di due punti) di Matteo Renzi sul ponte dello Stretto che unisce Calabria e Sicilia. Un'opera a nostro avviso utilissima per collegare le due regioni che in fatto a trasporti sono a un livello imbarazzante ma soprattutto sveltirebbe il collegamento attuale via mare che parte da ponte San Giovanni e impiega davvero troppo tempo. Un paradosso nel 2016 in altre nazioni il ponte si sarebbe fatto da decenni. Ma siamo in Italia e bisogna fare i conti con ambientalisti e politici di ogni specie.
Ebbene, ieri Renzi ha detto: "Andremo avanti con l'iter del ponte sullo Stretto, che da tanti posti di lavoro e non si isolerà più Sicilia e Calabria". Apriti cielo. A sinistra e dalla Lega Nord una raffica di bordate. Anche perché l'idea è sempre stata di Silvio Berlusconi, una sua vera e propria ossessione.
E anche parecchi circoli del Pd a Genova a ponente e in val Polcevera sono sul piede di guerra su questo argomento e non si riconoscono nel loro segretario.