La Paita sulle unioni civili
Intervento, polemico, della democratica Raffaella Paita riguardante la scelta di un sindaco
leghista del ponente ligure di vietare le unioni civili. Un intervento che fa seguito quello dell’Arci Gay. Ecco cosa dice la politica spezzina: “Ormai non si tratta più soltanto di semplice e banale oscurantismo, ma di mancata applicazione di una legge dello Stato. La Lega Nord di Salvini e Rixi, che parla tanto di rispetto delle regole e di doveri quando si tratta di immigrazione, adesso si rifiuta, tramite i suoi amministratori locali, di celebrare le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Il sindaco di Diano Marina Chiappori purtroppo è un esempio perfetto di questa schizofrenia amministrativa, visto che, non solo non ha intenzionate di celebrare un’unione civile fra persone dello stesso sesso delegando il compito a un ufficiale dello Stato civile venendo meno ai propri doveri di primo cittadino, ma si permette persino di dettare le regole dei festeggiamenti della coppia, vietando il lancio di riso o fiori. Ma stiamo scherzando? D’altra parte Chiappori è solo l’avanguardia di questo centrodestra illiberale e reazionario, visto che anche il sindaco di Savona Caprioglio, pur rinunciando ai toni aspri e spicci del suo collega di Diano Marina, ammette che celebrerà le unioni omosessuali “solo se obbligata”.