E se Raffaella Paita...
Ormai il sì di Sergio Cofferati per la candidatura alle Regionali può considerarsi sicura (e non a caso Mario Tullo
ha anticipato il suo ritiro). Altrettanto sicura viene data la sua elezione, perché il successo del Partito Democratico è considerato scontato, anche perché il centro destra difficilmente riuscirà ad unirsi, ci sono troppi galli nel pollaio.
Nel PD, però, non tutti danno per scontata l'elezione del "Cinese". La base, sulla spinta di Matteo Renzi, vuole il rinnovamento. E non può rappresentare certo il nuovo corso chi si è formato alla scuola del PCI - falce e martello e bandiera rossa - e che anche nel Pd è schierato a sinistra (con Gianni Cuperlo).
Stupisce che Renzi non abbia ancora detto la sua. Ma l'impressione è che il premier se ne infischi di quello che succede all'ombra della Lanterna. E' sempre in movimento - naturalmente con i voli di Stato - ma non ha trovato mezza giornata per fare un salto a Genova durante l'alluvione.
Non gli sarebbe facile invitare il popolo a votare per le primarie per Cofferati che viene dai sindacati e che nel PD si era opposto alla sua ascesa. Dovrebbe scegliere Raffaella Paita, pupilla di Claudio Burlando, visto che i due si riferiscono renziani, sia pure non della prima ora (il Governatore è sempre stato al fianco di Massimo D'Alema). Ma è piuttosto diffidente nei loro confronti. E quindi se ne lava le mani.
Sicuramente la Paita, rispetto a Cofferati che rispecchia il vecchio, può rappresentare il nuovo. E chi chiede il rinnovamento potrebbe scegliere lei.
Certo ci sono anche i contro. Tanto per cominciare, è di La Spezia e non di Genova. Ha un marito, Luigi Merlo, che è presidente dell'Autorità Portuale e i coniugi Merlo-Paita non possono prendere troppo potere. Infine è troppo legata a Burlando e nel Pd non vedono l'ora che finisca il regno di Claudio 1°.
Tutte osservazioni da tenere nel debito conto. Ma chi vuole un Pd nuovo, non può schierarsi con Cofferati. Meglio la Paita...
Elio Domeniconi