Il trauma di Sandro Biasotti
Da un po' di tempo non si sentiva parlare in prima persona di Sandro Biasotti, unico deputato ligure di Forza Italia,
di cui è anche coordinatore regionale. Finalmente ha avuto l'onore di un titolo con fotografia sul "Giornale della Liguria " (e di Beinette).
E' entrato subito in argomento: "Nella mia vita da imprenditore prima e di amministratore poi, mi sono trovato a confrontarmi con tutti. Ho avuto anche scontri con i camalli del porto ma una situazione come quella che mi è capitata in Parlamento giovedì scorso non l'avevo mai vissuta e pensavo di non doverla vivere."
Spiegazione. Biasotti ha preso (finalmente) la parola a Montecitorio per dire la sua sull'alluvione di Genova. Ha iniziato il suo discorso con l'esclamazione "Presidente". Finito il pistolotto è andato a sedersi, per rilassarsi, su un divanetto fuori dell'aula.
Poco dopo è passata Laura Boldrini, che l'ha redarguito: "Mi ha detto: "Lei mi deve chiamare Signora Presidente!" e se n'è andata".
Biasotti è rimasto traumatizzato. Il deputato genovese si è sempre vantato di avere un certo fascino con le donne. Adesso viene criticato addirittura dalla signora presidente della Camera dei Deputati.
A Montecitorio è crollato un mito. Ed è giusto che il Corriere della Liguria (e di Beinette) gli abbia dato il giusto risalto. Perché a Genova Sandro Biasotti è sempre considerato un gentleman. Maestro di galateo.