Bagnasco spiega il dissenso
Roberto Bagnasco non ci sta a essere definito un "traditore".
"Io non ho firmato la proposta di sfiduciare il governatore Claudio Burlando e l'assessore Raffaella Paita perché non ho portato il cervello all'ammasso. Penso con la mia testa"
Cioè?
"Non ho alcuna intenzione di levare le castagne dal fuoco a Burlando e alla Paita. Che restino al loro posto, a cavarsela da soli"
Il coordinatore di Forza Italia Sandro Biasotti ha dato queste direttive per il Comune...
"E io ritengo che si debba fare la stessa cosa anche in Regione. Quello di Matteo Rosso e compagni, secondo me, è un tragico errore politico"
E’ sempre stato amico di Rosso...
"E quasi sempre abbiamo le stesse idee. Ma stavolta non sono d'accordo. Ritengo sbagliato anche il metodo"
E cioè?
"Credo che prima di prendere certe iniziative se ne debba discutere"
Se ne avessero parlato prima con lei...
"Avrei spiegato che era sbagliato chiedere le dimissioni di Burlando e della Paita"
Sono riusciti a ottenere le otto firme necessarie...
"Non so se qualcuno abbia deciso di ritirarle, come si sente dire in giro. Ma anche se avessero ottenute tutte le firme del centro destra, non sarebbe servito a niente lo stesso"
Hanno la maggioranza...
"E quindi non se ne andranno. E per me è meglio così. Devono sbrigarsela da soli. Non dobbiamo essere noi dell'opposizione a levargli le castagne dal fuoco".
Elio Domeniconi