Rivolta contro Biasotti
Stamani si è riunito il gruppo dei coordinatori di Forza Italia, che era in programma da tempo.
Siccome il partito di Berlusconi a Genova non ha più una sede, il coordinatore regionale ha riunito i vari esponenti in una stanzetta della Regione visto che in via Fieschi ha ancora un gruppo che porta il suo nome.
"So che da molte parti vengo criticato perché Forza Italia non ha una sede - ha detto l'onorevole-chef per passione. Al più presto provvederò".
La riunione è finita alle 13 ma è durata appena una ventina di minuti, anche perché non è stato affrontato l'argomento del giorno, la sconfitta alle votazioni per la città metropolitana. O meglio Bisasotti l'ha solo sfiorato: "Non hanno votato i sindaci del Levante, che noi avevamo aiutato". Al che il consigliere regionale Roberto Bagnasco, che è coordinatore provinciale, ha ritenuto suo dovere intervenire, precisando: "Non è vero: il sindaco di Santa Margherita e di Portofino hanno votato, eccome. Hanno votato per mio figlio".
E difatti Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo, è uscito alla grande. La sconfitta è stata Laura Lauro, detta Lilli, la pupilla del governatore. La bella Lilli era presente in veste di coordinatrice regionale. Ha ascoltato tutti, senza aprire bocca.
Quanto a Biasotti ha convocato i suoi collaboratori per avvertirli che il tesseramento terminerà a fine ottobre e che finalmente si faranno i congressi comunali e provinciali. Poi lo sfogo: "Bisogna che ci diamo da fare perché c'è troppa gente che non fa niente". Forse era anche un'autocritica. Ma è apparso giù di corda. Ha saputo che ormai in molti chiedono le sue dimissioni.
Elio Domeniconi