Alberto Villa si ritira
Manca solo l'ufficialità. Ma Alberto Villa non parteciperà, nell'ambito del Festival de L'Unità,
al confronto con i due candidati alle primarie per la presidenza Regione Liguria e cioè Lella Paita e Federico Berruti. Ha già deciso infatti di ritirare la sua candidatura.
Ha fatto un po' di calcoli: le firme da raccogliere, gli euro da spendere nella campagna elettorale. Meglio fare un passo indietro.
Genova3000.it aveva avvertito da tempo che quella del presidente della Federazione di Subbuteo, il calcio a punta di dito, era solo una candidatura di bandiera. O meglio una candidatura anti-Paita che non è un nome nuovo come richiesto dalla base.
Ma meno seguito della moglie di Luigi Merlo (presidente Autorità Portuale) ha sicuramente lo stesso Villa, che non è mai stato uomo del centro-sinistra. In politica aveva sempre operato nell'ambito del centro-destra: prima con Sandro Biasotti che, dopo la vittoria l'aveva premiato con il Trenino di Casella, e poi con Vittorio Adolfo (politicamente buonanima).
Villa era passato al centro-sinistra per caso. Omosessuale dichiarato, era rimasto affascinato dalla sindaca Marta Vincenza che inaspettatamente aveva dichiarato che avrebbe partecipato alla sfilata dell'Orgoglio Gay. Se ne era politicamente innamorato e si era iscritto al Partito Democratico.
Però nel partito di Matteo Renzi di gay non ce ne sono molti e se avesse insistito nella candidatura per la Regione Liguria, Alberto Villa sarebbe stato inesorabilmente trombato. Siccome è furbo, ha deciso di fare un passo indietro. Quello che voleva l'ha ottenuto: un bel po' di pubblicità. Come se fosse davvero un big.
Elio Domeniconi