Mazzarello sempre Pazzariello
Graziano Mazzarello è un comunista di vecchio stampo. Di quelli che credevano nella falce e martello.
Di quelli che lottavano perché la classe operaia andasse in paradiso. E Mazzarello aveva lavorato in fabbrica prima di approdare in Parlamento.
In Parlamento Mazzarello si era battuto per diminuire i privilegi della Casta. Aveva presentato un disegno di legge per dimezzare gli stipendi dei senatori e dei deputati e per annullare tanti assurdi privilegi. Il settimanale "L'Espresso" giocando sul cognome l'aveva definito Pazzariello, visto che andava contro i propri interessi. Com’è andata a finire lo sapete: le proposte di Mazzarello rimasero lettera morta nei cassetti delle varie commissioni. E al termine della legislatura il coraggioso parlamentare genovese non venne più ripresentato.
Dopo qualche anno il Partito Democratico si è sentito in dovere di risarcirlo e l'ha inserito nel consiglio d'indirizzo della Fondazione Carige. Un incarico che frutta 1.200 euro per ogni seduta.
Secondo Mazzarello un gettone di 1.200 euro a seduta è esagerato perché per quella cifra un operaio deve lavorare un mese e fare pure gli straordinari.
Chissà se il coraggioso militante della Valbisagno, che all'autoblu ha sempre preferito la bicicletta, riuscirà a vincere almeno questa battaglia. Perché potrebbe finire come in Parlamento: invece di eliminare i privilegi, eliminano lui.
Elio Domeniconi