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aaa Biasotti cerca candidati

Sandro Biasotti

Si preparano le Regionali, la poltrona è importante. Nel centro-sinistra, sicuri di vincere per l'effetto Renzi,

i pretendenti sono diversi. E a scannarsi tra di loro, per il momento, sono proprio i due renziani, Raffaella Paita di La Spezia e Federico Berruti di Savona. Genova, per ora, ha espresso solo Alberto Villa, un passato nel centro-destra e un curriculum da gregario, con un ruolo da leader solo nel trenino di Casella. Nell'ambiente si dice che la sua è una candidatura di disturbo, solo per ostacolare la Paita, cioè Claudio Burlando (nel PD è una creatura di Marta Vincenzi, che aprì la strada ai gay).

In un confronto a Savona, la Lella e Federico, non hanno offerto un bello spettacolo, si sono scannati a vicenda. E il segretario regionale Giovanni Leonardon non sembra in grado di riportare la disciplina nel partito. Si presume, comunque, che tra i due litiganti sarà un terzo a godere. Matteo Renzi, per il momento non si è pronunciato. Prima di farlo chiederà un consiglio alla ministra Roberta Pinotti. Il cui pensiero è chiaro: per dare discontinuità alla dittatura Burlando non si può sostenere il candidato di Burlando (cioè la Paita).

Ma mentre nel Pd c'è abbondanza di candidati, negli altri schieramenti c'è buio assoluto. Maurizio Rossi aveva annunciato che la sua Liguria Civica si sarebbe presentata alla Regionali, ma ora sembra che rimarrà invece alla finestra, appoggiando gli amici di Primocanale.

Davide Viziano si è affiancato a Corrado Passera, che vuole salvare quanto c'era di valido nella Scelta Civica ideata da Mario Monti, che ha deciso di fare il senatore a vita e basta. Ma nemmeno Viziano sembra avere un nome vincente. C'è chi dice che finirà per puntare ancora su Enrico Musso, che non vuole ritirarsi a studiare i trasporti all'Università, la politica lo attrae ancora e il semplice ruolo di consigliere comunale gli sta stretto, lui è un cattedratico.

Raffaella Della Bianca resta un mistero. Ha annunciato che si presenterà con una Lista Civica. Ma appoggiata da chi? Con le nuove regole entra in Regione solo chi arriva secondo. E dopo il Pd sono accreditati i grillini, che presenteranno il giornalista del "Fatto Quotidiano" Ferruccio Sansa, figlio di Adriano, l'ex sindaco poi presidente del Tribunale dei Minori. Certe posizioni del MoVimento Cinque Stelle lasciano perplessi, ma gli arrabbiati sono sempre tanti.

La Lega ha deciso di correre da sola. Un movimento di pensiero spinge per il rinnovamento. Si parla di un ritorno di Alessio Piana o di un lancio di Davide Rossi. Gianni Plinio ha lasciato Berlusconi, ma non pensa certo di tornare in Regione con Fratelli d'Italia. Il Nuovo Centro Destra si sta leccando le ferite dopo gli arresti di Gigi Grillo e Sergio Cattozzo. L'Udc scomparso. Rosario Monteleone, non esiste più. Idem per l'Idv di Antonio Di Pietro.

Resta Forza Italia. Berlusconi ha già candidato Sandro Biasotti che potrà disobbedire solo se troverà un candidato valido, in grado di vincere. Il coordinatore regionale cerca un imprenditore in grado di ripetere il suo successo di tanti anni fa. Si parla di un incontro segreto a Santa Margherita con un possibile candidato. Siccome Berlusconi ha chiuso i rubinetti, chi si candida in FI deve stanziare 500 mila euro per la campagna elettorale. Con il rischio di non entrare in Regione nemmeno come semplice consigliere. Sinora c'è stato un fuggi fuggi, lo stesso Matteo Rosso che non ha mai nascosto le sue ambizioni, ha risposto che il gioco non vale la candela. Anche Lilli Lauro non vuole andare allo sbaraglio.

Biasotti cercherà ancora. Perché non vuole candidarsi. Contro il centro-sinistra ha già perso due volte di seguito. Non vuole fare tris.

 

Elio Domeniconi

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