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La Regione sta smobilitando...

La sede della Regione Liguria

Chi ha l'occasione di fare un salto in Regione e di parlare con i consiglieri regionali ne ricava una sensazione strana.

Non si ha più l'impressione di essere nel Palazzo dove si decidono i destini della Liguria. E' un Palazzo in smobilitazione, con tanti personaggi che preparano le valigie mettendo nei cartoni le loro scartoffie. C'è aria di ferie. Ma ferie che dureranno più di un anno. Sino a quando non ci saranno le prossime elezioni.

Si sa già che ci sarà un grande rinnovamento, gli esperti prevedono l'arrivo di un 80-90 per cento di personaggi nuovi. Tanti consiglieri sanno che non verranno ripresentati. Gli scandali delle spese pazze li hanno resi impresentabili. Poi ci sarà un rinnovo generazionale perché ormai tanti politici della vecchia guardia hanno fatto il loro tempo e devono lasciare il posto ai giovani. In parecchi hanno cambiato partito in corso d'opera, ma non sanno se riusciranno a trovare ospitalità in qualche altro schieramento. In tanti stanno pensando a cosa potranno fare dopo aver lasciato la Regione.

Gli assessorati tirano a campare, le commissioni non hanno più voglia di lavorare. Si aspetta solo che finisca la legislatura per maturare la pensione. Il Governatore Claudio Burlando è a fine mandato. Il suo scopo, a questo punto, è solo quello di spianare la strada alla sua pupilla Raffaella Paita, detta Lella. Ma ora è costretto a farlo di nascosto. Sa che il marchio-Burlando per la moglie del presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo sarebbe controproducente. Un po' perché Burlando non ha fama di portare fortuna. E un po' perché c'è chi crede che con la Paita al posto di Burlando, il Governatore uscente continuerebbe a comandare. E la base vuole un rinnovamento, come predica Matteo Renzi che non considera un renziano Burlando perché proviene dal team di Massimo D'Alema.

C'è confusione anche nel centro destra. In Forza Italia non tutti sono convinti della leadership di Sandro Biasotti. Dimostrano il suo scarso potere con i numeri. Il coordinatore, eseguendo alla lettera i suggerimenti di Arcore, aveva appoggiato Licia Ronzulli, che è stata felicemente trombata. Mentre ha trionfato Lara Comi, sponsorizzata da Roberto Bagnasco e i suoi amici. Biasotti non ha ancora scoperto le batterie. Ha detto solo che non si ricandiderà alla Regione, anche se a designarlo è stato Berlusconi in persona. Ha promesso un candidato nuovo e si sono fatti diversi nomi, ma tutti sanno che alla fine designerà Laura Lauro, detta Lilli, la sua affascinante pupilla. Ma non tutti sono d'accordo, anzi.

Per il Nuovo Centro Destra è stato un brutto colpo l'arresto di Luigi Grillo, che Berlusconi aveva mandato in pensione. Ora si teme che il Liguria il partito di Angelino Alfano (e anche  del Grillo non a 5 Stelle) non arrivi nemmeno al quorum.

Insomma in Regione più che al presente, si pensa al futuro, all'insegna del: si salvi chi può. Si tira avanti solo per prendere lo stipendio e maturare la pensione.

Una grande tristezza.

Elio Domeniconi

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