Renzi ha rifondato la DC
Ufficialmente Matteo Renzi ha rilanciato il Partito Democratico, erede dopo mille trasformazioni,
dell'antico Partito Comunista Italiano. Ma in realtà il giovane premier ha rifondato la Democrazia Cristiana.
La verità è questa. Il resto è finzione politica. Si fa notare che mai il Pci aveva superato il 40%. Il Pd l'ha superato alle Europee perché non ha più niente a che vedere con il Pci. Il PD, che con Pierluigi Bersani aveva toccato il minimo storico e sembrava destinato a scomparire, ha avuto questo boom grazie all'effetto-Renzi che ha rottamato i vecchi comunisti.
L'ex sindaco di Firenze, con la diabolica astuzia che distingueva i vecchi democristiani, ha fatto fuori i suoi nemici. Basti vedere quello che sta succedendo a Genova. Claudio Burlando era salito sul carro del vincitore prima degli altri. Sperava di avere cariche e di poter lanciare alla presidenza della Regione Liguria la sua pupilla Raffaella Paita. Ma Renzi non ha dato cariche di sorte a Burlando, ricordando il suo legame con Massimo D'Alema. E ha snobbato la Paita, si è ben guardato di darle l'investitura richiesta.
Renzi, invece, ha subito legato (e l'ha promossa ministro) con Roberta Pinotti che viene come lui dai boyscout e si è formata in parrocchia, non perde mai la Messa e va sempre alle funzioni religiose.
Il coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti ha dichiarato che molti suoi amici, che prima votavano per il partito di Berlusconi, stavolta hanno votato Pd. Hanno votato per Renzi per paura che vincesse davvero Beppe Grillo. Il comico genovese aveva spaventato i moderati perché in caso di vittoria aveva annunciato un nuovo Piazzale Loreto. Quando era stato paragonato a Hitler, aveva precisato che lui andava oltre Hitler. Per poi spiegare che si considerava l'erede di Enrico Berlinguer, dimostrando di non avere le idee molto chiare in fatto di storia.
In tanti, subito dopo la guerra, avevano creduto nella falce e martello. Poi il comunismo è fallito in tutto il mondo, a cominciare dall'Urss dove erano nati i vari Marx, Lenin e Stalin. Quel Pci marxista-lenilista, rappresentato da Palmiro Togliatti, in Italia è ormai seguito da pochi nostalgici. Se Renzi si fosse presentato come l'erede di Togliatti e magari di Berlinguer avrebbe raccolto ben pochi voti, avrebbe fatto la fine di Berlinguer.
Questo PD ha superato il 40% perché non ha più nulla a che fare con il comunismo. E' diventato il partito dei nuovi democristiani.
Elio Domeniconi