Il borsino post Europee
Ecco chi ride e chi piange dopo le Europee - di Elio Domeniconi
1-ROBERTA PINOTTI
Ormai fa parte del "cerchio magico" di Matteo Renzi. Era l'unica genovese a Roma a festeggiare con lui. E' una renziana dell'ultima ora. Ma il nuovo leader del Pd la preferisce a Claudio Burlando. Che per una vita è stato legato a Massimo D'Alema.
2-RENATA BRIANO
Con il secondo posto dei liguri Pd non solo ha conquistato l'Europa, ma ora ha un posto di rilievo anche a Genova. Dove, data la sua provenienza (Rifondazione Comunista), era considerata un corpo estraneo. Ora sta diventando una potenza.
3-GINO GARIBALDI
Non è stato eletto, ma ha raggiunto il suo obiettivo: essere il più votato del liguri nel Nuovo Centro Destra. Ha preso 3.176 voti. Contro i 1,346 di Matteo Campora. Sarà (meritatamente) il punto di riferimento per la Liguria del leader Angelino Alfano.
4-CARLOTTA GUALCO
Non è andata in Europa (nonostante una campagna elettorale piuttosto sfarzosa). Ma ha preso ben 15.659 voti, pur correndo da sola. E ha dimostrato ai vertici del PD che ora merita un seggio alle prossime regionali. Non potranno continuare a ignorarla.
5-FRANCESCO BRUZZONE
Gli sono mancati un po' di voti dei cacciatori, andati alla Briano (che essendo al potere può fare di più). Ma il quarto posto è un buon piazzamento. E a un certo punto sembrava che potesse arrivare secondo. In questo caso Salvini l'avrebbe mandato a Bruxelles.
1-SANDRO BIASOTTI
In Liguria Forza Italia è andata male. E la contestazione nei suoi confronti è aumentata. Susy De Martini l'ha definito un porta-Dudù. Ha appoggiato Licia Ronzulli, che comunque non è riuscita a tornare a Bruxelles. Boicottando la Susy ha impedito che la Liguria fosse ancora rappresentata in Europa.
2-STEFANO BALLEARI
Si era fatto fotografare con Licia Ronzulli credendo che fosse il cavallo vincente, visto che era raccomandata sia da Berlusconi che da Biasotti. Ma come genovese avrebbe dovuto avere il dovere morale di appoggiare la genovese De Martini.
3-ENRICO MUSSO
Ha giustificato la sconfitta con la debolezza della lista, che non ha raggiunto nemmeno l'uno per cento. Ha detto che ha dovuto correre il Gran Premio di Montecarlo con una panda. Ma solo lui poteva credere in Mario Monti. Non ne azzecca una.
4-ALICE SALVATORE
Si considerava già in Europa perché credeva davvero che il Movimento 5 Stelle avrebbe asfaltato il Pd. Ma in ogni caso il suo bilancio personale deve essere considerato negativo. E' arrivata solo quinta. La Beghin ha preso diecimila voti più di lei.
5-BEPPE GRILLO
Ancora una volta non ha mantenuto le promesse. Sicuro di stravincere, aveva annunciato che se avesse preso un voto meno del Pd si sarebbe ritirato dalla politica. E' stato addirittura doppiato, ma si è dimenticato della promessa. Chi gli crederà ancora?