La vittoria (di Pirro) di Musso
Sappiamo benissimo che in politica non perde nessuno. Quando arrivano i risultati ciascuno li interpreta
a proprio uso e consumo. E tutti vincono.
Si è dichiarato vincitore perfino l'esimio professore Enrico Musso. Che su facebook ha scritto quanto segue:
"Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia e sostegno nella mia candidatura al Parlamento Europeo. Il risultato ottenuto è un riconoscimento alla serietà e allo spirito di servizio con cui ci siamo sempre impegnati per migliorare la qualità e l'efficacia delle istituzioni. Sono infatti il secondo dei candidati più votati nella Circoscrizione Nord Ovest nella lista Scelta europea con Guy Verhosdaft con 2622 preferenze, a fronte delle 2990 del senatore Susta".
In Liguria ha preso 2077 voti e ha spiegato: "Il rapporto fra voti di preferenza e voti di lista è superiore a quello di tutti gli altri candidati inclusi quelli eletti. Il risultato avrebbe consentito l'elezione se fossero state rispettate le aspettative iniziali. Purtroppo ha prevalso la polarizzazione del voto".
Musso si è dichiarato felice dell'esperienza, perché la campagna elettorale gli ha dato modo di conoscere tante persone. E poi ha concluso, con un pizzico di retorica: "Abbiamo lottato per quello in cui crediamo. Per un'Italia e un'Europa più libere e più giuste. Combattere una battaglia ideale è già vincere una battaglia personale". Ma allora bisogna esaltare anche Sancho Panza che combatteva contro i mulini a vento.
L'ex senatore Enrico Musso dimentica di aver combattuto questa nobile battaglia in una lista che non ha raggiunto nemmeno l'1 per cento.
Quando chiese consiglio se presentarsi o meno alle Europee "Genova3000.it" che gli ha sempre voluto bene, gli consigliò di starsene tranquillo in Consiglio comunale e di concludere a Palazzo Tursi la sua carriera politica.
Quando il politico senza fissa dimora Andrea Cevasco invitava gli amici a votare per Musso, gli avevamo risposto che sarebbe stato un voto sprecato, perché "Scelta europea" non avrebbe raggiunto il quorum (ma in tutta onestà non pensavamo che si fermasse allo 0,7).
E ora leggere che Enrico Musso si considera soddisfatto, ci fa un po' ridere. Non possiamo nemmeno definirlo una vittoria di Pirro. Perché ha semplicemente perso. Possibile che non abbia il coraggio di ammetterlo?
Elio Domeniconi