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Ha perso il cabaret di Grillo

Beppe Grillo - Matteo Renzi

Il fatto più positivo di queste Europee è, a mio avviso, il calo di consensi per Beppe Grillo. Che voleva vincere le elezioni

battendo il Partito Democratico. Invece è stato addirittura doppiato. E questo è indubbiamente un segno di maturità degli italiani.

Ma andiamoci piano: perché il cabaret di Grillo aveva di fronte le televendite di Matteo Renzi. Il popolo del Pd gli ha dato fiducia perché rispetto ai leader precedenti, dal volto triste (vedi Pierluigi Bersani ed Enrico Letta) lui sorride e fa sorridere. Mette di buonumore. Ha avuto vita facile perché gli altri facevano tanti bei discorsi ma all'atto pratico non combinavano niente. Renzi ha portato la politica del fare. 80 euro al mese a 10 milioni di italiani li ha dati, ha promesso altre mille cose, vedremo se riuscirà a farle, se gli permetteranno di farle. Se il PD fosse andato avanti con Bersani, a poco a poco sarebbe scomparso dalla scena. Renzi è il nuovo. Farà anche politica alla Wanna Marchi, come dicono i suoi detrattori. Però qualcosa l'ha fatto. E i risultati l'hanno premiato.

Grillo aveva già sbandierato i suoi sondaggi, secondo i quali avrebbe sbaragliato tutti i suoi avversari. Aveva cominciato a far festa prima ancora che si aprissero i seggi. Mi sembrava impossibile che il comico genovese potesse aumentare i voti dopo quello che avevano combinato i grillini in Parlamento. Chi conosce Grillo sa che non ha idee se non quelle di arricchirsi. Nel cabaret ha chi gli scrive i testi. In politica si affida a quel Gianroberto Casaleggio che, francamente, sembra più un personaggio folkloristico che un ideologo. Ieri subito dopo aver votato a Sant'Ilario è corso a Milano, per farsi suggerire cosa scrivere sul blog una volta conosciuti i risultati.

Ma le cose più interessanti le aveva dette a Sant'Ilario, parlando finalmente a ruota libera. Ha detto alla moglie Parvin: "Già in casa mi prendete per il culo tutti, quindi adesso un po' di contegno". E dopo aver saputo che il figlio Rocco aveva annunciato che andava a votare per il PD: "Ho un franco tiratore in casa".

Sono parole da meditare. Significa che in casa, i familiari che lo conoscono bene, non lo prendono sul serio, lo sfottono. E io mi chiedevo: ma allora come possono prenderlo sul serio gli italiani?

La risposta è confortante: altro che escalation sino a conquistare il potere a tutti i livelli, da Palazzo Chigi al Quirinale. Il MoVimento 5 Stelle dalle Politiche alle Europee ha perso consensi. Ed è facile prevedere che ne perderà ancora. E' vero che la situazione è preoccupante, la gente è stufa di questa politica e di certi politicanti. Ma non accetta che la politica si trasformi in cabaret. Semmai preferisce le televendite. 

Elio Domeniconi

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