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Biasotti si e’ svegliato

Sandro Biasotti

Finalmente Sandro Biasotti si è svegliato dal letargo. Era quello che si auguravano gli amici di Forza Italia.

Quelli che credono nella rinascita del partito che nel lontano 1994 aveva permesso a Silvio Berlusconi di entrare in politica e di diventare il Presidente del Consiglio.

Erano altri tempi ed era anche un altro Berlusconi. Che aveva ancora al fianco Veronica Lario e che non aveva inventato il bunga bunga.

Berlusconi, vent'anni fa, era solo un imprenditore di successo nel quale gli italiani credevano ciecamente e gliel'avevano dimostrato nelle urne.

Oggi il Cavaliere è un arzillo signore di 77 anni. Che è stato condannato in via definitiva per evasione fiscale e deve affrontare tanti altri processi, a cominciare da quelli di contenuto erotico, per le vicende di Ruby Rubacuori, diventata nel frattempo genovese d'adozione. Nella migliore delle ipotesi, per via dell'età, finirà agli arresti domiciliari nella villa di Arcore o in quella di Porto Rotondo che, per un comune mortale, potrebbe anche essere piacevole. Non lo può essere sicuramente per uno come Berlusconi abituato a girare il mondo.

Dopo essere decaduto da senatore, a norma di legge, in pratica decadrà anche da presidente del Milan. Visto che non potrà andare neppure a Milanello e tanto meno allo stadio.

A Biasotti non era piaciuta nemmeno Forza Italia prima gestione, tant'è vero che aveva creato una lista sua. Non può essere certo contento di questa minestra riscaldata. Anche se ha preferito restare zitto. E anzi ha accettato la carica di coordinatore regionale. D'altra parte è l'unico parlamentare ligure del partito, dovevano per forza scegliere lui.

Forse avrebbe ritrovato un pizzico di entusiasmo se avesse potuto contare su un partito compatto con lui. Ma inaspettatamente è stato assolto Claudio Scajola che pretende ancora un posto in prima linea, non vuol più sentire parlare della casa con vista Colosseo, pagata per buona parte dal costruttore Anemone, ma a sua insaputa.

L'ex ministro canta vittoria come se nessuno avesse tirato fuori tutti quei soldi. Il giudice monocratico l'ha assolto "perché il fatto non costituisce reato" e non perché il fatto non sussiste, ma Scajola non bada tanto per il sottile, si è fatto intervistare persino dalla figlia Lucia, giornalista di "Panorama" (magazine di Berlusconi). E Biasotti aveva dato l'impressione di aver perso anche quel pizzico di entusiasmo che gli era rimasto. Ma ora si legge che è intervenuto nelle vicende di Recco (il sindaco Dario Capurro contro l'assessore Loredana Faraone, segretaria di Roberto Bagnasco). E i manifesti annunciano che sarà a Palazzo Tursi per accogliere Alessandro Sallusti, direttore de "Il Giornale" (di Berlusconi) e compagno di Daniela Santanchè.

Forse, dopo un lungo letargo, si è svegliato.

 

di Elio Domeniconi

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