I rimpianti di Rixi
Edoardo Rixi ha fatto un'amara riflessione su facebook: a volte pensa di aver buttato via vent'anni della sua vita.
Sono, naturalmente, i vent'anni dedicati alla politica. O meglio alla Lega Nord.
Giuro: sono le stesse considerazioni che ho fatto io, vedendo in un telegiornale locale, un servizio su una conferenza della Lega Nord. Parlava solo Francesco Bruzzone, il capogruppo. Rixi era silenzioso lì in un angolo. In veste da comprimario.
Lui come sempre elegante e compito in giacca e cravatta. Bruzzone sbulinato, con quei maglioni orribili che si usano per andare a caccia e non ricordano certo quelli di Missoni.
Due personaggi agli antipodi. Rixi laureato in economia e commercio, Bruzzone entrato in Comune con la qualifica di bidello. Lui con quella vocina e un po' di erre moscia da salotto. L'altro con un vocione di chi è abituato a discutere al bar.
Rixi che a Pegli abitava in un castello sul mare (il castello di famiglia) e che con i suoi risparmi si è comprato un appartamentino da scapolo in Piccapietra, la City di Genova, per essere vicino al Comune e alla Regione, così può andare al lavoro a piedi. E Bruzzone che ha scelto di abitare a Stella, nel Savonese, cacciatore tra i cacciatori.
Sembrava che Rixi avesse conquistato la leadership del partito. Alla morte di Maurizio Balocchi era entrato in Parlamento, ma poi aveva obbedito a Bossi che gli aveva ordinato di restare nel territorio. Era stato eletto sia in Comune che in Regione. E in via Fieschi era diventato capogruppo. Ma aveva dovuto lasciare la carica a Bruzzone perché stavolta aveva disobbedito al partito, non aveva lasciato la carica minore. Sia perché anche Palazzo Tursi dà visibilità, ma soprattutto perché avrebbe preso il suo posto Alessio Piana, una creatura di Bruzzone. Naturalmente Rixi sa benissimo che questa disobbedienza gli verrà fatta pagare, anche se in campo nazionale si è subito schierato con Matteo Salvini. Il vincitore.
A Bruzzone si rimproverava anche di aver introdotto nella sua segreteria e quindi nella Lega quel Francesco Belsito (ex Forza Italia) che poi come tesoriere ha dato alla Lega il colpo di grazia.
Rixi è figlio unico di una famiglia importante. Suo padre è un noto economista ed era stato lui a preparare il programma economico a Sandro Biasotti, quando era diventato presidente della Regione Liguria. La madre è una donna manager di successo, prima nel campo della moda (Roberta di Camerino) e ora nel settore auto (Fiat-Macciò). Li ho conosciuti in Sardegna, hanno una villetta a Porto Raphael, che Edoardo non frequenta perché preferisce la montagna.
I genitori avevano sognato per il figlio una carriera diversa, ma l'hanno lasciato fare. E ora il dottor Edoardo Rixi pensa di aver buttato via vent'anni della sua vita.
di Elio Domeniconi