Ci rimettera’ la Susy
L'onorevole Sandro Biasotti, dopo essere stato scelto da Silvio Berlusconi come coordinatore
della Nuova Forza Italia, aveva annunciato il suo programma: riunire il centro destra.
Ora è tornato Claudio Scajola e ha scombussolato tutto. Perché il suo rientro non permetterà di ricompattare il centro destra, ma sarà motivo di un'ulteriore divisione. Perché in Forza Italia c'è un drappello di fedelissimi che hanno continuato a stargli vicino anche dopo l'emarginazione. Ma c'è anche chi commentava: finalmente ci siamo liberati di "Sciaboletta" (il copyright è di Alfredo Biondi).
Biasotti non si dispera più di tanto, questa politica l'ha stancato da un po' di tempo, non vede l'ora di tornare a fare l'imprenditore a tempo pieno. Chi lo conosce sa che non ha mai legato con Scajola. Aveva creato un suo gruppo - la Lista Biasotti che ha ancora validi rappresentanti nelle istituzioni - e che era stato Scajola a impedirgli di entrare in Parlamento. Poi c'era stato un riavvicinamento, ma era un riavvicinamento di comodo (in politica succede spesso), il feeling era solo apparente. Adesso l'unico parlamentare ligure di Berlusconi sta alla finestra, in attesa di capire quello che sta succedendo.
Nelle prime interviste, stuzzicato dai cronisti, Scajola ha detto che non si vendicherà di Biasotti, perché un cattolico praticante com'è lui deve sempre perdonare. Ma anche queste parole poteva risparmiarsele, non servono certo alla causa di Forza Italia.
Pare assodato che Scajola verrà candidato alle Prossime Europee. Sia perché è il primo appuntamento elettorale e lui ha una voglia matta di tornare in pista. Sia perché uno che è stato ministro non può certo puntare a fare il consigliere regionale (c'è già suo nipote Marco), l'unico sbocco di prestigio è il Parlamento Europeo. Ma a Bruxelles c'è già una rappresentante della Liguria, la dottoressa Isabella Susy De Martini. E' entrata in Europa solo quando se n'è andato Mario Mauro, ma avrebbe meritato di essere eletto subito. Aveva raccolto quasi ventimila preferenze che non le erano bastate solo perché Berlusconi aveva ordinato di portare un po' di voti alla sua igienista Lucia Renzulli (che aveva organizzato anche qualche festa in Sardegna) e i vari coordinatori liguri avevano subito obbedito.
Era stato Scajola a candidare la De Martini ma, non difendendola sino in fondo, aveva anche provocato la rottura e la sua uscita dal partito. Ora la pimpante Susy è tornata all'ovile. Ha meritato i consensi generali. Viaggia da un capo all'altro dell'Europa. Al Parlamento Europeo ha già fatto molto per la Liguria. Vorrebbe continuare il suo lavoro. Ha già iniziato la campagna elettorale. Ha formato un ufficio stampa con giornalisti di valore come Edoardo Meoli e Stefania Grazioso Alioto. Ha lanciato il concorso delle ricette per l'Europa. E' tornata alla grande in televisione, anche con spot originali.
Insomma era sulla rampa di lancio. Ma con l'arrivo dello tsunami-Scajola a rimetterci sarà lei. La Liguria non può competere con la Lombardia e il Piemonte-Valle d'Aosta. Forza Italia può ambire al massimo a un solo deputato. E se si presenta Scajola, la povera Susy...
Elio Domeniconi