Campomenosi: “Da antitrust assurda invasione di campo, stop attacchi ai balneari”
“Dall’antitrust un accanimento incomprensibile contro il settore balneare, già da tempo alle prese con le incertezze della direttiva Bolkestein e in grande difficoltà per le conseguenze della pandemia. Agcm esce dal suo perimetro di competenza per esprimersi su una materia con toni e contenuti ben oltre le proprie prerogative, un’iniziativa che ci trova contrari nel metodo e nel merito. L’estensione promossa dalla Lega e dall’allora ministro Centinaio non è una proroga incondizionata, ma fa parte di un più ampio progetto di riforma per definire la disponibilità della risorsa, mentre Agcm dà per scontato che la risorsa sia scarsa e dunque giunge alla conclusione - errata - che servano gare pubbliche selvagge; inoltre, proporre al Governo gare al massimo rialzo significherebbe regalare un settore alle multinazionali annientando un patrimonio di micro e piccole imprese, titolari di concessione marittimo-demaniale che sostengono, nelle proprie spese, anche oneri che altrimenti sarebbero a carico della pubblica amministrazione. Anziché fare chiarezza su temi quali manutenzione delle infrastrutture, sui giganti del web che non pagano tasse, o sulle grandi imprese che trasferiscono le loro sedi legali e fiscali in altri Paesi Ue favorendo anche il dumping sociale, è incomprensibile che oggi la priorità dell’Antitrust sia cancellare un'eccellenza del settore del turismo. Il comparto balneare va tutelato, non ulteriormente colpito”. Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure della Lega, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo.