Stefano Giordano

“Credo sia sotto gli occhi di tutti che il porto di Genova stia operando ormai da 8 anni senza la Torre Piloti, tragicamente crollata nel 2013. La navigazione non pare aver subito ostacoli, anzi in porto sono approdate addirittura navi con dimensioni maggiori rispetto al passato. Ora, sappiamo che la gara per la ricostruzione della torre, con progetto donato da Renzo Piano, se l’è aggiudicata la Cimolai con un ribasso del 22,22%, per un importo che supera i 14 milioni di euro. La domanda a questo punto sorge spontanea: non sarà il caso di fare un'analisi costi-benefici? Alla Superba serve davvero una struttura di 2500 m³ di calcestruzzo e 60 di acciaio? Nel 2021, abbiamo davvero bisogno di salire in coffa? Non basta un computer o un palmare per dirci cosa sta facendo una nave e dove stia andando? A queste domande l’assessore competente non ha saputo o voluto rispondere. Non mi arrendo: chiedo una risposta scritta. La Giunta dica come in questi otto anni il Porto di Genova abbia potuto funzionare senza la Torre Piloti! La risposta è dovuta non solo ai cittadini ma anche ai famigliari delle vittime, che a questo punto giustamente considerano la Torre che sorgeva sul Molo Giano un “monumento” al profitto a tutti i costi, che ha distrutto il futuro di nove uomini. Un totem di chi opera senza scrupoli e cinicamente persegue il sistema del guadagno a tutti i costi”. Lo dichiara il consigliere comunale Stefano Giordano.

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