Impianti di risalita della val d’Aveto, Cianci: “Ristori e data certa di riapertura, il governo non perda altro tempo"
“L’incertezza sulla data di riapertura degli impianti di risalita rischia di affossare l’economia della val d’Aveto: il Governo faccia chiarezza e nel frattempo preveda ristori adeguati per le imprese colpite quantificandoli in percentuale sul fatturato dello stesso periodo (dicembre-gennaio) e non sul mese di aprile”. È il grido di allarme lanciato da Domenico Cianci, consigliere regionale del gruppo Cambiamo!, preoccupato per l’allungamento dei tempi di riapertura che sta provocando gravi danni all'economia di Santo Stefano d’Aveto e di tutta la vallata che basa una fetta importante della propria sussistenza sul turismo invernale: “Il 23 novembre la Conferenza delle Regioni ha approvato e presentato il protocollo sanitario per l’utilizzo degli impianti di risalita in sicurezza. Bene, solo pochi giorni fa il Comitato Tecnico Scientifico ha risposto chiedendo ulteriori aggiustamenti: modifiche che certamente verranno recepite e mi auguro possano portare, questa volta con tempi più rapidi, all’approvazione del documento. Ulteriori rimpalli non sono più accettabili: serve un’accelerazione e una data certa di riapertura per consentire agli operatori di prepararsi ad accogliere le persone. Intanto il Governo fornisca risposte immediate a imprese e lavoratori calcolando i ristori sulla base del fatturato dei mesi di dicembre e gennaio della passata stagione. Continuare a ignorare un settore come quello del turismo montano, trainante per alcune vallate e regioni italiane, significa essere scollegati con la realtà del Paese”.