Viadotti liguri, il pressing della Regione porta risultati
L’Ufficio ispettivo del Ministero delle Infrastrutture, dopo ripetute sollecitazioni da parte della Regione, ha convocato tutti i concessionari autostradali liguri per avviare un percorso d’ispezione su tutti i viadotti della tratta. La Regione ha inoltre chiesto al Ministero un advisor terzo, che le consenta di poter effettuare controlli sia sui viadotti sia sulle opere che su di essi vengono messe in campo, per dare una propria valutazione.
Soddisfazione viene espressa dal consigliere regionale di Forza Italia Claudio Muzio, che stamane in Aula ha presentato una propria Interrogazione in merito, a cui ha dato risposta l’assessore alle Infrastrutture.
“Sono due buone notizie per i liguri”, ha dichiarato Muzio nella fase finale della discussione in Consiglio. “La mancanza di informazione da parte del Ministero e di ASPI ha causato la diffusione tra i cittadini di un senso d’insicurezza a cui va data una risposta. Dopo la tragedia del crollo del viadotto Morandi, la disinformazione non può essere in alcun modo tollerata. E’ inoltre grave che su un tema così delicato il Ministero non abbia dato risposta alle prime due missive inviate dalla Regione, e che solo dopo ripetuti solleciti abbia risposto ad una terza richiesta avanzata dal presidente Toti”.
“Ben vengano dunque – ha proseguito il consigliere regionale di Forza Italia - la convocazione dei concessionari e la richiesta dell’advisor. Su quest’ultimo punto, auspico che la proposta della Regione possa concretizzarsi al più presto, in modo che anche il nostro Ente possa svolgere un’azione diretta su un tema che, pur non essendo propriamente di sua competenza, tocca da vicino la vita e la sicurezza dei cittadini liguri”.
“In questo quadro – ha concluso Muzio - voglio sottolineare l’importanza dell’azione svolta dalla magistratura, che ha fatto e sta facendo un enorme lavoro in una situazione assai complessa ed ha evidenziato e fatto emergere una serie di comportamenti ed omissioni che oggettivamente allarmano”.