Toti si concentra sulla Liguria e i cerchiobottisti
Il forfait di “Cambiamo!” alle elezioni in Umbria - e molto probabilmente anche nelle altre regioni dove si voterà nei prossimi mesi - diventa un caso politico.
Secondo i ben informati i candidati c'erano, eccome, ma forse ha giocato un ruolo la questione del vil denaro, che non va mai sottovalutato neanche in politica. Qualche problemino è arrivato anche dalle altre componenti del centrodestra e dalla loro pretesa di piazzare nella lista di Cambiamo! gli scarti di coalizione. L’incertezza dei risultati e la volontà di smorzare i toni per garantirsi una chance con Forza Italia avrebbero poi indotto Toti alla definitiva rinuncia.
Ora gli occhi sono puntati sulla Liguria, dove il movimento del governatore - a giudicare dai gruppi in regione e in comune, che ancora mancano all'appello - sfonda meno che nella bergamasca. "Troppi cerchiobottisti, con un piede di qua ed uno di là ancora in Forza Italia" si mormora dalle parti degli arancioni.
Cosi Giovanni Toti avrebbe in mente di chiamare presto a raccolta tutti gli eletti forzisti che a parole si sono schierati con lui ma alla prova dei fatti sono prudentemente rimasti dove sono: Lilli Lauro, Angelo Vaccarezza e Marco Scajola per la Regione, Stefano Anzalone e Mario Baroni per il Comune, con tutti i consiglieri municipali a ruota.
All'ordine del giorno, pare di capire, un vero e proprio ultimatum: o venite con me o siete contro di me.