Il ponte... dei miracoli
Sorta di prima pietra, il primo impalcato del nuovo ponte di Genova, progetto dell'illustre figlio della città, architetto Piano, e che, in linea con questa, richiamerà la figura della carena di una nave.
La posa di questo impalcato è prevista per martedì prossimo, 1 ottobre, alla presenza del premier Conte, del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli e dello stesso architetto Renzo Piano, oltre ad altri politici di spicco, autorità politiche e militari.
L'impalcato sarà posto tra le pile 5 e 6 sul torrente Polcevera. E tutto ciò crediamo che vada colto con emozione e quasi commozione, pensando primariamente alle 43 vittime del crollo della vigilia di ferragosto 2018. Una strage degli innocenti che non ha forse pari al mondo e costituisce vergogna per la società civile, sulla quale c'è grande desiderio che la Giustizia onori il suo nome. Perché tanto strazio deve avere spiegazione; dobbiamo capire perché è accaduto e se qualcuno ha colpe di errori gravissimi, ha fatto cattivo lavoro, omissioni o cos'altro.
Confidiamo che il nuovo ponte sia davvero pronto e percorribile ad aprile 2020, perché lo merita l'Italia che deve cancellare l'onta di un fatto così grave. Il nuovo ponte che sorgerà al posto del Morandi sarà costituito da un impalcato in acciaio ed avrà una travata continua lunga un chilometro e 67 metri. Saranno 19 le campate: 14 in acciaio-calcestruzzo da 50 metri, 3 da 100 metri, una da 40,9 di approccio alla spalla Est. Una campata sarà poi da 26,27. Il ponte sarà sorretto da 18 pile.
A realizzarlo Pergenova S.C.p.a., società consortile per azioni costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo per la progettazione e la costruzione del viadotto Polcevera dell'autostrada A10. Una joint venture tra due colossi di grande valenza e capacità, famosi nel mondo. “Il ponte che nascerà sarà un simbolo non solo della ripresa economica della città di Genova, ma anche di una nuova ripartenza per il paese intero. Ricostruire questo ponte può diventare un’occasione per dare il via ad un nuovo rinascimento italiano”, spiega sul sito di Pergenova.
Pietro Salini, ad Salini Impregilo, cui fa eco l'AD Fincantieri Giuseppe Bono: “fin dal primo momento Fincantieri si è resa disponibile, lo dovevamo a Genova e alla Liguria”.
Realizzare il ponte nei tempi previsti e con tecnologie eccezionali sarà un esempio di Genova al mondo e di buona gestione politica di una vicenda di difficoltà unica. Ne saremo orgogliosi.
Dino Frambati